Continua a pieno ritmo nelle Regioni la campagna vaccinale di soggetti fragili e over 80. In alcune Regioni poi, vista la nuova disponibilità di vaccini Pfizer e Moderna, sono state aperte le prenotazioni anche per gli over 70 e over 60. Una volta che anche tutte queste categorie avranno ricevuto almeno la prima dose – il Commissario Figliuolo si aspetta che ciò avvenga entro un mese – il governo è pronto ad avviare la seconda fase del piano: vaccinare gli italiani dai 30 ai 59 anni d’età, secondo modalità previste dalle singole Regioni.
A riportare la notizia offrendo maggiori dettagli è il quotidiano la Repubblica, in edicola oggi, sulle cui colonne si legge che “nella fascia d’età tra i 30 e i 59 anni, 25 milioni di persone, la platea più vasta (il 39 per cento) della popolazione vaccinabile del Paese, si procederà diversamente da quanto fatto finora. Il commissario per l’emergenza, Francesco Paolo Figliuolo, rassicurato dall’arrivo di 17 milioni di dosi di vaccino già a maggio (buona parte delle quali aggiuntive di Pfizer), guarda già alla seconda fase del piano. Quella che dovrebbe arrivare a garantire un’iniezione anche ai trentenni entro l’estate“.
Il quotidiano romano continua poi spiegando le modalità e le tempistiche con cui si darà il via a questa seconda fase che prevede un ruolo di primo piano per le Regioni: “All’auspicato ritmo di 500mila al giorno, basterebbero due mesi per somministrare la prima dose alla fascia 30-59 anni lasciando alle Regioni la valutazione sulle modalità. Fermo restando che dovranno però essere subito riprese le vaccinazioni delle ormai ex categorie prioritarie, personale della scuola, forze dell’ordine, Protezione civile e personale sanitario e sociosanitario non in prima linea nell’emergenza Covid, che sono state sospese la scorsa settimana dopo il cambio di destinazione di AstraZeneca, quando il governo ha deciso che l’unica priorità era vaccinare per età, i più anziani e fragili”.
Stando a quanto si legge sembrerebbe dunque che tutti i cittadini che rientrano nella fascia d’età dai 30 ai 59 anni potranno aspettarsi una prima dose di vaccino già nel mese di maggio, o comunque entro la fine dell’estate. Se ad avere la priorità saranno delle categorie di lavoratori piuttosto che altre è una scelta che spetterà unicamente alle singole Regioni.
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