Il Decreto Sostegni dimentica i braccianti agricoli e in generale i lavoratori della filiera agro-alimentare, esclusi dal Bonus 2.400 euro previsto per stagionali e altre categorie.
E così i sindacati Flai-Cgil, Fai-Cisl, Uila-Uil nelle ultime settimane hanno animato tutta una serie di iniziative fino ad annunciare lo sciopero generale per il 30 aprile, per tentare di sensibilizzare la politica e il Governo davanti a quella che considerano una vera ingiustizia.
L’ultima della serie è stato un incontro con i ministri del lavoro e dell’agricoltura Andrea Orlando e Stefano Patuanelli, per rappresentare la situazione di forte disagio degli operai agricoli.
”L’incontro – si legge in una nota di Fai-Cisl – si è incentrato in particolare sui temi della mancata erogazione del bonus e sull’ampliamento della Cisoa agricola al settore della pesca, del diritto alla Naspi anche per i lavoratori inquadrati in Legge 240 (cooperative agricole, ndr) e sul tema del trascinamento delle giornate, della riforma della normativa sulle calamità nonché sull’inserimento della clausola di condizionalità sociale per l’assegnazione dei finanziamenti Pac”.
Dalla nota sindacale trapela ottimismo da un incontro definito “positivo”. Questo perchè “i ministri si sono impegnati a offrire in tempi rapidi soluzioni concrete per il complesso della categoria”. Dunque i sindacati attendono risposte non solo sul Bonus 2.400 euro ma anche sulle altre richieste che vanno nella direzione di offrire maggiori tutele ai lavoratori agricoli.
Si parla anche di un “confronto conclusivo che dovrà avvenire nei prossimi giorni”. La nota non riferisce di un incontro in una data specifica, ma essendo stata convocata una giornata di sciopero per il 30 aprile – che al momento resta confermata – è scontato che l’incontro è atteso per una data antecedente al 30.
Infine va ricordato che una proposta di modifica al Decreto Sostegni è stata depositata in Parlamento dalla senatrice M5S Nunzia Catalfo, ex ministra del lavoro. Modifica che propone proprio l’estensione del Bonus 2.400 euro ai braccianti agricoli, che per il momento continuano a rimanere senza sostegno al reddito.
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