Riforma degli ammortizzatori sociali in costanza di rapporto di lavoro (cig, cigs, assegno ordinario) ma anche degli ammortizzatori sociali che intervengono nei casi cessazione del rapporto di lavoro come la NASpI. Lo ha annunciato il Ministro del Lavoro Andrea Orlando che, ieri, parlando ad Imprese e sindacati, a tracciato alcuni dei aspetti sui quali intende intervenire.
La prima novità la riporta il quotidiano La Stampa in edicola oggi sulle cui colonne si legge:
”Molte le novità messe sul tavolo, a partire da un aumento da 998 a 1199 euro del massimale corrisposto al lavoratore che percepisce fino ad un massimo di 2159 euro mensili di stipendio e che varrà anche per i percettori della Naspi”
Dunque l’importo massimo mensile delle indennità NASpI e DIS-COLL, che oggi è pari a 1.335,40 euro (per il 2021 la retribuzione da prendere a riferimento è pari a 1.227,55 euro), verrebbe incrementato portando un maggior beneficio economico a chi percepisce il trattamento di disoccupazione.
L’altra novità che filtra dalla riunione di ieri la riporta il quotidiano Il Mattino in edicola oggi, dove si legge che “per la Naspi il governo punterebbe ad allungare i tempi di calcolo del decalage portando da 4 a 6 i mesi da cui partirebbe il calcolo del taglio del 3% su una retribuzione pari al 75% del salario che si percepiva prima della disoccupazione”.
Il decalage della Naspi è quel meccanismo per cui l’indennità di disoccupazione subisce un progressivo abbassamento a partire dal 4 mese. Orlando intende riprendere una proposta della ex Ministra del Lavoro Nunzia Catalfo che proponeva di sospendere temporaneamente questo ‘abbassamento’: la proposta sarebbe però di farlo decorrere dal sesto mese.
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