HomeEvidenzaBar e ristoranti, la ‘zona gialla rafforzata’ li penalizza: il motivo

Bar e ristoranti, la ‘zona gialla rafforzata’ li penalizza: il motivo

Con la giornata di oggi, lunedì 26 aprile, gran parte delle Regioni italiane sono tornate in zona gialla, la fascia con minor percentuale di rischio. Questo ha dato la possibilità a molte attività a cui era stato vietata la somministrazione ai tavoli di riprendere il loro normale servizio, in particolare bar e ristoranti, per i quali in zona arancione e rossa era consentito solo l’asporto. Tuttavia, come ampiamente discusso nei giorni scorsi, questo è avvenuto con delle limitazioni: la riapertura è infatti consentita a pranzo e a cena solo a chi possiede uno spazio all’aperto. Vietata quindi categoricamente la consumazione al banco. Resta consentito solo l’asporto fino alle 18, facendo proseguire di fatto – anche in zona gialla -le misure delle zone rosse e arancioni. Aspetto che penalizza soprattutto i bar.

Le associazioni di categoria criticano molto questa disposizione, essendo che da un lato non tutte le attività sono in grado di rimediare uno spazio esterno – sono parecchie infatti quelle che resteranno ancora chiuse- e dall’altro sono ancora meno i bar che dispongono di banconi rivolti verso l’esterno, soprattutto al Nord Italia. Molti baristi nei giorni scorsi sono scesi in strada a manifestare contro tale provvedimento, che, secondo loro, invece di favorire la ripresa sembra penalizzarli.

Inoltre, ritengono che questo costituisca un duro colpo per il turismo, soprattutto se si relazionano queste misure con il coprifuoco che costringe gli italiani ad essere già all’interno delle loro abitazioni alle 22, comportando di fatto l’abbandono del ristorante intorno alle 21-21:30, orario impensabile da mantenere nei prossimi mesi.

Bisognerà dunque attendere metà maggio quando si riunirà di nuovo la cabina di regia del Governo – lo ha confermato ieri il prof. Franco Locatelli del Cts parlando su Rai3 – per fare il punto della situazione basandosi anche sui dati che emergeranno dopo queste settimane di prime riaperture per sperare che la situazione possa migliorare e di conseguenza possano adottarsi misure meno restrittive.

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