All’indomani del Primo Maggio, l’agenda dei sindacati Cgil, Cisl, Uil prevede tre incontri sul futuro dei lavoratori: oggi a Palazzo Chigi per parlare del Recovery Plan e delle riforme che il Governo ha in programma per il decreto Sostegni bis; domani con il ministro del Lavoro Andrea Orlando, al cui centro vi saranno gli ammortizzatori sociali; giovedì con il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, al centro il tema Scuola.
La Stampa in edicola oggi, però, dà alcune anticipazioni sui progetti per la ripartenza del ministro Orlando, riportando il suo intervento a Mezz’ora in più su Rai3, programma del quale è stato ospite nella giornata di ieri. Il Ministro Pd ha definito “grave” la situazione sul fronte dell’occupazione, specie nei settori maggiormente colpiti dalla crisi, ma – stando alla sue parole – sembrerebbe che la parola d’ordine sia ‘gradualità’:
“La gradualità nelle riaperture, i vaccini, i ristori e probabilmente (ma ieri non ne ha fatto cenno) anche nello sblocco dei licenziamenti. ‘E’ la via giusta su cui proseguire. E dobbiamo anche aiutare chi riapre oggi ad avere, soprattutto in quei settori così colpiti, meno pressione fiscale, meno costo del lavoro. Non dobbiamo ridurre il costo del lavoro indistintamente: se dobbiamo dare una mano diamola a quei settori che hanno pagato il prezzo più alto”.
Secondo Orlando, dunque, è fondamentale prestare una maggior attenzione ai settori più colpiti dalla crisi dovuta alle chiusure e alle restrizioni per il COVID-19, come commercio, turismo e spettacolo, che in tutta probabilità saranno al centro del nuovo decreto Sostegni bis. In particolare, sembrerebbe quasi certo un nuovo bonus una tantum da 2.400 euro per gli addetti dello spettacolo, che, come ben noto si tratta dei lavoratori di uno dei settori più penalizzati nell’ultimo anno e che solo adesso, con la serie di riaperture previste dallo scorso decreto Covid, ha potuto in parte ritornare a una nuova “normalità“.
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