Cartelle fiscali verso uno ulteriore slittamento. Lo scrivevamo ieri in una news cha annunciava lo spostamento dal 1° maggio al 1° giugno dell’invio delle cartelle fiscali verso i contribuenti ‘morosi’, così come ufficializzato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze.
Riprende la notizia, oggi, il quotidiano Corriere della Sera in edicola, che aggiunge ulteriori dettagli:
“nel decreto che dovrebbe essere approvato giovedì prossimo ci sarà una norma che stabilirà l’ulteriore proroga dell’invio delle cartelle fino al 31 maggio, ma l’esecutivo non intende andare oltre quel termine e si tratterà dell’ultimo intervento per sospendere l’attività di notifica e accertamento. Dal mese di giugno, insomma, riprenderà la riscossione tanto che per ridurre l’impatto sui conti delle imprese è prevista la possibilità di rateizzare le cartelle. L’ipotesi più probabile è che le partite Iva, iscritte nell’elenco delle attività che hanno beneficiato dei contributi a fondo perduto (poichè tra quelle colpite dagli effetti della pandemia), possano richiedere una rateizzazione degli importi dovuti fino a 10 anni. L’obiettivo è garantire alle attività economiche, danneggiate dall’emergenza sanitaria, un meccanismo che non ne appesantisca ulteriormente la condizione di difficoltà. Per questo è previsto che l’invio delle cartelle riprenda con gradualità, scaglionando nell’arco dei prossimi sei mesi la trasmissione delle cartelle arretrate“.
Ultimo intervento sui rinvii, quindi, questo anticipa il CorSera, che fa sapere anche di un’attenzione particolare del Governo verso le categorie, più precisamente delle attività economiche, direttamente colpite dall’emergenza sanitaria. Così come lasciato intendere, ieri, dal Ministro del Lavoro Andrea Orlando che parlando su Rai3 ha dichiarato “dobbiamo anche aiutare chi riapre oggi ad avere, soprattutto in quei settori così colpiti, meno pressione fiscale, meno costo del lavoro”.
Pressione fiscale con ‘gradualità’ e ‘selettività’, nei ristori ma anche nelle riscossioni dei debiti fiscali, sono dunque gli obiettivi che il Governo intende perseguire con il prossimo Decreto Sostegni e con le azioni che metterà in campo l’Agenzia delle Entrate.
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