HomeEvidenzaBozza Decreto Sostegni bis, novità ‘ristoro duplicato’: ecco come ottenerlo

Bozza Decreto Sostegni bis, novità ‘ristoro duplicato’: ecco come ottenerlo

Con il Decreto Sostegni bis il ristoro è duplicato. I ristori dunque sono due.

Abbiamo visto dalla Bozza a disposizione della nostra redazione che il primo è identico a quanto percepito in queste settimane da partite Iva, imprese, professionisti che hanno fatto domanda all’Agenzia delle Entrate sulla base della perdita media mensile maturata tra il 2020 e il 2019. Dunque se si è ottenuto 3.000 euro, si otterrà nuovamente lo stesso importo, in automatico senza dover inviare una nuova istanza (per approfondire clicca qui).

E poi c’è un secondo ristoro che si riferisce ad un nuovo periodo di perdite che va dal 1° aprile 2020 al 31 marzo 2021. Vediamo come funziona e chi può ottenerlo.

Anche questo ristoro sarà calcolato sulla perdita media mensile e sulle percentuali seguenti decrescenti all’aumentare del fatturato pre-crisi:

  • sessanta per cento per i soggetti con ricavi e compensi non superiori a centomila euro;
  • cinquanta per cento per i soggetti con ricavi o compensi superiori a centomila euro e fino a quattrocentomila euro;
  • quaranta per cento per i soggetti con ricavi o compensi superiori a quattrocentomila euro e fino a 1 milione di euro;
  • trenta per cento per i soggetti con ricavi o compensi superiori a 1 milione di euro e fino a 5 milioni di euro;
  • venti per cento per i soggetti con ricavi o compensi superiori a 5 milioni di euro e fino a 10 milioni di euro.

Se il nuovo parametro produrrà una cifra maggiore, chi avrà fatto domanda otterrà la differenza.

Un esempio lo offre Il Sole 24 Ore in edicola oggi:

“Un’attività economica che ha ottenuto 5mila euro a marzo, ne riceverà altrettanti nelle settimane successive all’entrata in vigore del nuovo decreto. Poi potrà chiedere l’integrazione: se in base al nuovo periodo di riferimento il contributo a cui si ha diritto sale a 6mila euro, si vedrà riconoscere l’integrazione da mille euro. Se invece l’aggiornamento del calcolo produce una cifra più bassa, l’agenzia fermerà le macchine e il contributo si fermerà al bis dei 5mila euro”.

Trattandosi di un ‘secondo ristoro’ legato a nuovi parametri che vanno comunicati all’Agenzia delle entrate, per ottenerlo occorrerà presentare una nuova domanda con le modalità che saranno definite dalla stessa Agenzia.

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