“La Cisl unisce la sua voce a quella di tante Organizzazioni sindacali dall’Europa e da tutto il mondo per sostenere le mobilitazioni che dal 28 di aprile si stanno susseguendo in Colombia, dapprima contro la riforma fiscale annunciata e poi ritirata dal Presidente Duque e poi per contestare in generale il governo per la gestione fallimentare delle misure contro la pandemia”. E’ quanto sottolinea la Cisl in una nota. “La Cisl denuncia la militarizzazione, decisa dal Governo, della repressione dei cortei e delle manifestazioni pacifiche indette dai Sindacati e dalle Organizzazioni degli studenti, che ad oggi registrano diverse decine di vittime ed il ferimento di più di ottocento persone.
La Cisl sollecita il Governo italiano a intervenire direttamente ed a farsi promotore presso l’Unione Europea per una forte pressione diplomatica sul Governo Colombiano perché cessino immediatamente le violenze, si rispetti il diritto di manifestare pacificamente e venga rilanciato il dialogo sociale nel rispetto della Costituzione.
Insieme alla comunità sindacale internazionale , la Cisl esprime la forte solidarietà dei suoi iscritti ai lavoratori Colombiani ed alle loro Organizzazioni CUT, CTC e CGT.
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Fonte: cisl.it