“Il decreto “Sostegni bis “ di cui ancora non conosciamo il testo definitivo , contiene da prime anticipazioni , interventi a sostegno del lavoro che vanno nella giusta direzione, ma ancora largamente insufficienti “. Lo sottolinea il Segretario Generale della Cisl Luigi Sbarra.
“Lo slittamento al 28 agosto dello sblocco dei licenziamenti per le aziende che richiedono la cassa integrazione COVID entro giugno può infatti dare un po’ di respiro ma è ancora lontano dalla nostra richiesta di prorogare il blocco indiffrrenziato almeno sino ad ottobre .
Positive le misure relative al contratto di solidarietà incentivato e l’abbassamento della soglia dimensionale per il contratto di espansione , che avevamo sollecitato , ma sono solo interventi “dissuasive” che non eviteranno il rischio di possibili perdite di occupazione per centinaia di migliaia di lavoratori . E per questi non basterà certo avere eliminato il decalage della Naspi, che è una misura utile ma va prolungata oltre il 31 dicembre ed affiancata da un allungamento della durata della stessa Naspi.
A queste misure va affiancato un cospicuo rifinanziamento sia del Fondo Nuove Competenze , per favorire la riqualificazione in azienda, sia del contratto di ricollocazione, per offrire ai lavoratori nelle fasi di transizione non solo il pur importante aiuto economico, ma un sostegno per la ricerca di una nuova attività lavorativa . Da mesi chiediamo che decolli un massiccio piano di interventi di politiche attive del lavoro sotto il coordinamento di Anpal, che deve essere messa in condizioni di operare il prima possibile.
Bene la proroga del Reddito di emergenza, ma vanno recuperate le platee di lavoratori da tempo rimaste senza tutele . Diventa necessario che durante l’iter parlamentare il provvedimento venga migliorato e rafforzato rispetto alle proposte del Sindacato finalizzate ad aumentare le misure di protezione sociale “.
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Fonte: cisl.it