Il Decreto Sostegni bis, approvato giovedì scorso dal Consiglio dei Ministri e non ancora pubblicato in Gazzetta Ufficiale, contiene una serie di provvedimenti a sostegno dipartite Iva, imprese, professionisti, che arriveranno a coprire dal 5 al 20% del fatturato perso nel 2020.
Ne Il Sole 24 Ore in edicola oggi, viene specificato come il Decreto Sostegni bis, per stabilire l’entità degli aiuti alle partite Iva, oltre al parametro della perdita media mensile ne aggiunga uno nuovo, che “potrebbe far arrivare un aiuto extra ad alcune imprese e professionisti“.
Ecco quanto scrive in proposito il quotidiano economico:
“Nei prossimi giorni si potrà chiedere un altro contributo prendendo come riferimento – anziché l’anno solare – l’anno della pandemia. In pratica, si dovrà fare un confronto tra il fatturato medio mensile del periodo 1° aprile 2020 – 31 marzo 2021 e quello del periodo 1° aprile 2019 – 31 marzo 2020. Se il calo sarà di almeno il 30%, sarà possibile fare una nuova domanda alle Entrate, con tempi e modi che dovranno essere definiti da un provvedimento del direttore dell’Agenzia. A questo punto si verificherà una doppia situazione: 1) chi avrà già ricevuto l’aiuto automatico del decreto Sostegni-bis, si vedrà accreditare la differenza; 2) chi è stato escluso dall’aiuto precedente – perché non ha il fatturato annuo 2020 in calo del 30% – riceverà la somma per intero e con percentuali maggiorate”.
Il Decreto Sostegni-bis, dunque, prevede un ulteriore contributo, il quale verrà calcolato sull’anno della pandemia e non sull’anno solare, in base al calo del fatturato medio mensile. Se il calo del fatturato sarà di almeno il 30%, allora potrà essere fatta domanda all’Agenzia dell’Entrate per ottenere l’aiuto economico, ma i modi e i tempi devono ancora essere definiti.
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