E’ stato diffuso ieri il rapporto ISTAT sulle prospettive dell’economia italiana nel biennio 2021-2022.
Il rapporto si sofferma anche sul Mercato del Lavoro e rileva un progressivo miglioramento delle situazione già dai primi mesi del 2021 sebbene il tasso di disoccupazione sia salito al 10,7% (+0,3 punti).
Ecco quanto si legge a proposito degli incrementi occupazionali, vale a dire l’aumento delle unità di lavoro:
“Il primo trimestre è stato caratterizzato da un miglioramento congiunturale dei principali indicatori del mercato del lavoro che riflettono l’eterogeneità della ripresa tra i settori produttivi. L’aumento delle unità di lavoro (ULA) per il totale dell’economia (+0,3%) è stato trainato dal settore delle costruzioni (+7,6%), dall’agricoltura (+2,9%) e dalla manifattura (+1,9%) mentre la performance del comparto dei servizi (-0,9%) è stata influenzata negativamente dai risultati del Commercio all’ingrosso, trasporto, alloggio e ristorazione (-5,9%)”.
Ad un aumento delle unità lavorative corrisponde un aumento delle ore lavorate “sebbene la variazione per il totale dell’economia abbia manifestato un lieve calo (-0,2%) a sintesi di una riduzione nei servizi (-1,4%) e di aumenti nelle costruzioni (+7,2%), nell’agricoltura (+2,8%) e nella manifattura (+0,9%)”.
Nel complesso questi indicatori fanno intendere che nei settori delle costruzioni, agricoltura e manifattura, le opportunità di lavoro sono in rialzo e probabilmente lo saranno nei prossimi mesi.
A maggio infatti le attese sull’occupazione delle imprese hanno registrato un deciso incremento in tutti i settori e in prospettiva, conclude il rapporto sul Mercato del Lavoro l’indice “di disoccupazione aumenterà nel corso dell’anno (9,8%) per poi ridursi nel 2022 (9,6%)”.
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