Una nota della Cisl che sintetizza il contenuto del decreto DL 79/202, approvato in Consiglio di Ministri ed entrato in vigore il 9 giugno, che contiene “Misure urgenti in materia di assegno temporaneo per i figli minori”. Si tratta della prima tappa concreta del percorso avviato il primo di aprile con l’emanazione della Legge 46/2021 che delega il governo a riordinare e potenziare le misure a sostegno dei figli a carico attraverso l’assegno unico e universale.
Gli allungamenti nella tempistica di approvazione della Legge delega legati alla crisi pandemica e al cambio di governo hanno ostacolato la prevista partenza a regime dell’Assegno Universale nell’anno in corso. Il governo ha deciso allora di impiegare le risorse stanziate allo scopo per il 2021 (3 miliardi) in una “misura ponte” che si aggiunge, rafforzandoli, agli attuali strumenti a sostegno dei figli minori, che permarranno nel loro insieme almeno fino alla fine dell’anno in corso, rimandando l’introduzione della misura strutturale al prossimo anno.
Il provvedimento prevede un incremento degli importi degli assegni al nucleo familiare per coloro che ne sono destinatari e introduce un assegno temporaneo a favore di minori, basato sull’ISEE, per coloro che non hanno diritto agli stessi. Vengono contestualmente rinforzate le risorse finanziarie dei Caf per far fronte alla nuova platea che dovrà far ricorso all’ISEE.
In questi ultimi mesi la Cisl ha svolto un importante ruolo d’interlocuzione con l’esecutivo anche attraverso la presentazione al Ministro per le pari Opportunità e la Famiglia di alcune proposte in relazione al disegno della misura strutturale di Assegno Unico e Universale. Tale interlocuzione ci ha permesso di riorientare le risorse della “misura ponte”, inizialmente previste solo per coloro che non percepiscono gli ANF, anche a favore di questi ultimi. Il risultato per quanto riguarda tale misura ci sembra soddisfacente.
Per quanto possibile l’attività di confronto e concertazione continuerà nei prossimi mesi, anche in sede tecnica sul disegno dell’Assegno unico e Universale, forti del lavoro svolto nei mesi passati e con la convinzione maturata già da diversi anni che tale misura, purché adeguatamente disegnata, possa essere assai importante sia per razionalizzare e semplificare una parte del sistema di welfare, sia per potenziare in maniera equa ed universale quel sostegno economico ai figli, fondamentale per rilanciare la natalità e migliorare la genitorialità.
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Fonte: cisl.it