Stipendi più alti agli stagionali per mettere fine alla lunga querelle sul Reddito di cittadinanza che vizierebbe i lavoratori fino al punto da fargli preferire di rimanere a casa o lavorare in nero.
E’ questo l’obiettivo del Governo che sta lavorando per far passare in Parlamento una modifica al Decreto Sostegni bis – ora in discussione per la sua conversione in legge – che abbassando fortemente il costo del lavoro a carico delle aziende (la componente degli oneri sociali) dovrebbe spingere queste a riconoscere buste paghe ‘più pesanti’ ai lavoratori stagionali.
Lo mette in luce il quotidiano Il Sole 24 Ore in edicola oggi:
“Sul tavolo c’è poi la decontribuzione per le assunzioni nel turismo, che aiuterebbe i datori di lavoro a offrire contratti più concorrenziali rispetto all’indennità degli stagionali e al reddito di cittadinanza, chiudendo il dibattito sui giovani alle prese con il dilemma tra divano e lavoro”.
Dunque assunzioni con contratto stagionali a condizioni economiche più vantaggiose dei sussidi in modo da spingere i lavoratori ad accettare le offerte di lavoro che si presentano in questo periodo di ripartenza del turismo.
L’emendamento sarà votato nei prossimi giorni, pertanto solo più in avanti sapremo se la proposta avrà la maggioranza alla Camera dei deputati – dove si trova oggi il Decreto Sostegni bis – e diverrà ‘legge’ nel mese di luglio quando si concluderà l’iter parlamentare con la votazione anche del Senato.
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