Nella giornata di oggi due Vigili del Fuoco sono stati ricoverati rispettivamente negli ospedali di Scorrano e di Gallipoli a seguito di malesseri avvertiti dopo gli interventi su aree pinetate nella zona di Maglie. L’esposizione al fuoco e al fumo, la disidratazione, le temperature torride hanno fatto la loro triste parte in situazioni in cui il sovraccarico di lavoro, come più volte denunciato, raggiunge livelli di insostenibilità
Non solo incendi di ulivi nelle campagne del Salento. In questi giorni i Vigili del Fuoco salentini stanno intervenendo, anche con l’ausilio dei mezzi aerei, su vaste aree pinetate che il fuoco sta aggredendo in maniera preoccupante. Purtroppo a seguito di una serie di interventi, il logorio, lo stress, l’esposizione del personale hanno prodotto questo grave risultato: due vigili del fuoco ricoverati per accertamenti.
“Sperando che i colleghi si rimettano subito – afferma Sergio Scalzo, Segretario Generale della Fns Cisl di Lecce – ci chiediamo fino a quando potrà proseguire questa situazione.
Abbiamo più volte denunciato la carente situazione operativa del Comando dei Vigili del Fuoco di Lecce in relazione allo scenario di eventi calamitosi al fine di rendere partecipe e sensibile il Prefetto e i sindaci dei numerosi comuni salentini.
Si pensi che in questi giorni di grande attività operativa il Comando di Lecce ha dovuto chiedere manforte ai Comandi limitrofi di Brindisi e Taranto (per la carenza di mezzi) al fine di poter dare adeguata risposta alla richiesta di centinaia di interventi di incendi e di altre urgenze a tutela della cittadinanza coinvolta.
Un’emergenza questa che si ripete ogni anno e che in periodi di straordinaria operatività richiede interventi straordinari. Tuttavia – conclude Sergio Scalzo, Segretario Generale della Fns Cisl di Lecce – l’attivazione di 1 squadra aggiuntiva AIB in convenzione con la Regione Puglia a partire dall’ 1/07/2021 ci sembra ancora troppo poco e troppo in là nel tempo. Il Salento ha bisogno di personale a partire dai primi di giugno e non con 30 giorni di ritardo…”
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Fonte: cisl.it