Dopo l’annuncio, qualche giorno fa, dell’arrivo di 430 milioni di nuovi aiuti a fondo perduto per il turismo della montagna e per i suoi lavoratori (clicca qui), è il turno di una nuova ondata di contributi a fondo perduto per un totale di 140 milioni di euro per le attività commerciali che tra il 1° gennaio 2021 e il 25 luglio scorso abbiamo registrato una chiusura per almeno 100 giorni. Si tratta di uno stanziamento previsto dal Decreto Sostegni bis.
Le attività interessate dal fondo perduto sono: innanzitutto le discoteche, le attività legate al turismo della montagna, al catering, cinema, teatri, organizzazioni di fiere, eventi, cerimonie, di corsi sportivi o ricreativi, gestione stadi e piscine o impianti polivalenti, palestre, centri scommesse, sale giochi, servizi per il benessere, parchi divertimento e parchi tematici, ecc.
Ad annunciarlo è Il Sole 24 Ore in edicola oggi che parla di 3 fasce di aiuti da 3mila a 7.500 fino a 12mila euro, in base ai ricavi del 2019:
“Per ottenere il contributo i soggetti interessati presentano, esclusivamente in via telematica, un’istanza all’agenzia delle entrate che potrà essere presentata anche da un intermediario delegato al servizio del cassetto fiscale dell’Agenzia. ‘Le modalità di effettuazione dell’istanza, il suo contenuto informativo, i termini di presentazione della stessa e ogni altro elemento necessario sono definiti – si legge nel decreto – con provvedimento del direttore dell’agenzia delle entrate da adottare entro 60 giorni dalla pubblicazione del presente decreto”.
Dunque per poter presentare questa ulteriore domanda alle attività identificate con specifici Codici Ateco – diversi e aggiuntivi rispetto a quelli previsti per la generalità delle partite Iva (clicca qui) – si dovrà attendere, una volta emanato il decreto che ora attende la firma del Ministro dell’Economia dopo quella del Ministro per lo Sviluppo Economico, un provvedimento dell’Agenzia delle entrate che stabilisca le modalità di presentazione della domanda e i termini di invio. Considerati i passaggi burocratici in atto e quelli in previsione è possibile stimare che l’AdE darà il via libera alle domande non prima di fine settembre se non addirittura nel mese di ottobre 2021.
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