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Puglia. Lavori Consiglio Generale Cisl Taranto Brindisi

​Si è svolto, in presenza e nel rispetto delle regole di distanziamento sociale, venerdì 17 settembre 2021 con inizio alle ore 9.30 presso Tenuta Moreno a Mesagne, il Consiglio generale della Cisl Taranto Brindisi, presieduto da Michele Tamburrano, segretario generale Fim Cisl Taranto Brindisi, introdotto da una relazione del segretario generale Gianfranco Solazzo, dal titolo “Insieme per il lavoro” cui è seguito il dibattito. Ha concluso i lavori Antonio Castellucci, segretario generale Cisl Puglia.

Sintesi relazione di Gianfranco Solazzo – E’ in atto un processo di transizione digitale accelerato dall’emergenza pandemica, al quale però si è aggiunta una transizione ancor più incisiva, che maggiormente condizionerà i nostri sistemi produttivi, sociali, ambientali, occupazionali, i nostri stili di vita, non escludendo nessuno: è la transizione ecologica. Siamo nel mezzo di una rivoluzione epocale che non ha uguali nella storia, perché se è facile prevedere che ci saranno profondi cambiamenti, è più difficile comprendere esattamente dove questi cambiamenti porteranno. Sostanziale si ripropone, dunque, il nostro ruolo sindacale di tutela e di rappresentanza, affinché a vecchie diseguaglianze non si sommino nuove diseguaglianze.
Confronto e partecipazione saranno gli strumenti principali con cui dover affrontare la presente stagione di profondi cambiamenti, che interesseranno in maniera sostanziale il mondo del lavoro. Sostenibilità ambientale e coesione sociale sono condizioni da costruire insieme, per realizzare quel Green Deal europeo per cui nessuna persona e nessun luogo siano trascurati; per questo l’Europa ha varato un Piano senza precedenti che, noi auspichiamo, sia messo a sistema. La partecipazione delle Parti sociali è vitale, tra l’altro, per monitorare le modalità con cui si intendono spendere, per quanto ci riguarda, gli oltre 90 MD finalizzati al Sud. Il tema del lavoro, oggi più di ieri, ci richiama ad un’azione straordinaria per costruire nuove tutele in sintonia con un cambiamento che, come ricordato, è ancora privo di un orizzonte ben definito. Formazione, riqualificazione professionale, nuove competenze, sono temi che da tempo andiamo proponendo.
Abbiamo condiviso a Brindisi insieme con Cgil, Uil, Associazioni d’impresa e Amministrazioni che hanno voluto aderire, una Piattaforma territoriale su sviluppo e occupazione, contenente proposte e richiami finalizzati ai distinti settori produttivi del territorio. A Taranto, con Cgil e Uil, stiamo proponendo un Patto per il lavoro ai Partiti e, al contempo, il 14 u.s. abbiamo proposto a CCIAA una Piattaforma unitaria sul turismo coinvolgendo le rispettive Federazioni di categoria, affinché attraverso investimenti in servizi efficienti, formazione, buona occupazione, valorizzazione delle nostre vocazioni e peculiarità, si traducano in una economia non limitata alla stagionalità.
In tutte le Piattaforme rivendicative abbiamo, dunque, voluto porre attenzione al tema della formazione che rappresenterà la principale tutela di chi oggi un lavoro lo possiede e di quanti si preparano ad averlo. Stiamo assistendo al riproporsi degli stessi problemi pre-Covid, laddove riprende fiato la mai sopita incultura per cui, il lavoro, rappresenterebbe un costo da abbattere. Abbiamo visto dipendenti licenziati persino con un semplice sms alla scadenza del blocco dei licenziamenti, nonostante l’avviso comune del 29 giugno u.s. tra Governo e Parti sociali; dunque, se a fine ottobre non sarà arrivata la riforma degli ammortizzatori sociali bisognerà pensare a un prolungamento del blocco dei licenziamenti, oltre il 31 ottobre e fino al 31 dicembre. E’ poi necessario realizzare un sistema di ammortizzatori sociali sempre più universale, solidaristico, inclusivo, mutualistico, di tipo assicurativo, collegato alle politiche attive del lavoro.
Peraltro, anche nel nostro territorio, ad una situazione pre-pandemica non certo ottimale, con tassi disoccupazione nel 2019 a Taranto pari al 15,4% e a Brindisi pari all’11,9% e con punte di quella giovanile oltre il 50%, è corrisposto un aggravamento delle criticità.
Salutiamo con favore la realizzazione della Hydrogen valley pugliese che coinvolge importanti player come Edison, Snam, Saipem ed Alboran. Tali importanti progetti devono caratterizzarsi non solo per l’importanza che rappresentano in tema di transizione energetica ma, anche, per una transizione che coinvolga il lavoro e il sindacato attraverso un Patto sociale territoriale da noi sempre auspicato. Ciò varrà, in particolar modo, per le nostre vertenze madri, a partire da Acciaierie d’Italia- Ilva in AS e dal Polo energetico con i relativi indotti.
La lezione del Covid è stata chiara: salute ed economia non sono variabili indipendenti, né l’emergenza sanitaria si esaurisce esclusivamente vaccinando tutti. E’ necessario osservare ciò che è accaduto e continua ad accadere, in particolare nel Sistema sanitario, con le tante falle dello stesso sistema che in Puglia non è stato capace di proteggere se stesso.
Il Governo riconosca priorità e dia risposte ai contenuti della Piattaforma unitaria Cgil, Cisl Uil in cui, tra l’altro, si chiede: -di poter andare in pensione a 62 anni di età e con 41 anni di contributi a prescindere dall’età; -un riconoscimento pensionistico a secondo della diversa gravosità dei lavori, del lavoro di cura e delle donne e dei disoccupati; -l’ introduzione di una pensione di garanzia per i giovani e per chi svolge lavori poveri e discontinui; -la tutela del potere di acquisto delle pensioni; -il rafforzamento della 14^ mensilità e l’allargamento della platea dei percettori; -il rilancio della previdenza complementare.

Sintesi conclusione del dibattito, di Antonio Castellucci: Il percorso congressuale della Cisl sarà nel segno della condivisione e della consapevolezza che il sindacato italiano sia una grande forza da spendere per orientare le scelte del Governo verso la coesione sociale, il lavoro, lo sviluppo e il recupero del divario Nord-Sud. Sono circa 200 MD le risorse finanziarie che possono arrivare al Sud ma sarà necessaria la capacità di spesa delle Amministrazioni. Vanno innescati, dunque, meccanismi virtuosi per una buona spesa ed una governance anche sociale delle risorse in un tempo che è contingentato, dal 2021-2026. Turismo, edilizia, manifatturiero, de-carbonizzazione, ambientalizzazione: sono temi per noi di interesse prioritario con l’obiettivo di risolverne le molteplici criticità. Presenteremo alla politica e alle Istituzioni come Cisl Puglia, sulla scorta dei contenuti approfonditi del PNRR in chiave regionale, un documento specifico di proposte su questioni infrastrutturali, CIS, ZES, transizione energetica, sanità, politiche sociali, ecc. andando oltre i soli titoli. Proporremo infatti linee concrete di intervento per lo sviluppo dei territori. Bisogna ripartire dal lavoro sicuro, contrattualizzato, così da azzerare il numero dei decessi mortali nei luoghi di lavoro, mediante la prevenzione. Anche il welfare dovrà vedere un percorso condiviso con la Regione, in considerazione dell’esperienza pandemica, perché sia rilanciata una medicina territoriale appropriata in grado di recuperare in dignità, risorse e di far riscoprire ad ogni persona l’interesse per la cura sanitaria personale; pratica, questa, messa fortemente in crisi. La Regione Puglia deve aprirsi al confronto e alla esigibilità concreta di quanto essa sottoscrive con il sindacato; in caso contrario sarà mobilitazione.

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Fonte: cisl.it

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