Occorrerà attendere il mese di ottobre, e non oltre, per il contributo a fondo perduto ‘perequativo”, cd. terza rata del Decreto Sostegni bis, che sarà utile a ristorare le imprese e partite Iva per i danni causati dal Covid e dalle conseguenti chiusure.
Lo si apprende dal quotidiano Il Sole 24 Ore in edicola oggi sulle cui colonne si dà per confermata la serrata tabella di marcia che porterà le partite Iva a beneficiare del contributo Covid.
In particolare il Ministero dell’Economia una volta acquisite le dichiarazioni dei redditi dei soggetti potenzialmente interessati entro il 30 settembre, emanerà un decreto che individuerà la percentuale di peggioramento del risultato economico che fa scattare il diritto al contributo perequativo.
Nessun proroga in vista (come annunciato qualche giorno fa) nei prossimi provvedimenti d’urgenza, scrive il quotidiano economico, per la presentazione del redditi, questo perchè il Governo punta ad erogare il fondo perduto entro la fine dell’anno per una ragione bene precisa:
“non sembra invece profilarsi un ulteriore tempo supplementare per la presentazione del modello Redditi con scadenza sempre al 30 settembre per accedere poi al fondo perduto perequativo. I dati delle dichiarazioni sono necessari al Mef per definire la percentuale da inserire nel decreto attuativo che, per obbligo di legge, deve ottenere il via libera di Bruxelles. Un ulteriore rinvio non consentirebbe l’erogazione dell’aiuto aggiuntivo entro l’anno: termine inderogabile perchè si supera la scadenza del piano temporaneo di aiuti prevista dalla Ue. Senza considerare poi che le risorse sono state stanziate per essere spese nel 2021″.
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