«Bene il richiamo del presidente di Confcommercio alla centralità della contrattazione collettiva e delle relazioni sindacali nel terziario di mercato che rappresenta oltre il 40% del Pil e dell’occupazione in Italia». Così il segretario generale della Fisascat Cisl Davide Guarini ha commentato la relazione di Carlo Sangalli all’Assemblea annuale di Confcommercio-Imprese per l’Italia.
«Dopo il lungo stop dettato dalla pandemia – sottolinea Guarini – per sostenere la ripresa economica occorre riprendere le fila dei rinnovi contrattuali settoriali e giungere ad accordi che garantiscano la crescita del potere di acquisto dei salari per milioni di lavoratrici e lavoratori ed anche l’avanzamento dei diritti e delle tutele con il rafforzamento dei sistemi di welfare contrattuale, consapevoli delle nuove sfide all’orizzonte, dalla digitalizzazione alle nuove modalità di organizzazione del lavoro».
«Proprio in queste settimane – ha evidenziato Guarini – sono ripresi negoziati per il rinnovo del Contratto Nazionale del Terziario, Distribuzione e Servizi, applicato ad oltre 3,5 milioni di addetti, la più vasta platea di lavoratori del settore privato in Italia». «Il nostro auspicio – ha chiosato il sindacalista – è che la trattativa prosegua a passo spedito con un fitto calendario di incontri e che si possa giungere nel breve periodo al rinnovo contrattuale atteso dai lavoratori dal 2019». «Anche nel comparto turistico ricettivo e della ristorazione commerciale, settori che più di altri hanno scontato gli effetti della crisi pandemica, lockdown e chiusure – ha aggiunto – sarà necessaria una assunzione di responsabilità per avviare a stretto giro i negoziati di rinnovo contrattuale settoriale».
«Solo in questo modo potremo combattere il dumping sociale e contrattuale – ha concluso Guarini – e promuovere una contrattazione di qualità che garantisca un lavoro di qualità e buona occupazione, con standard elevati di protezione del lavoro».
Continua a leggere qui
Fonte: cisl.it