Discutere delle prospettive e delle scelte per lo sviluppo sostenibile della Regione Lazio dopo la pandemia. Questo l’argomento al centro dell’iniziativa intitolata “Il futuro del Lazio dopo la pandemia”, nell’ambito della V edizione di Ecoslab, laboratorio per lo sviluppo economico e sociale del Lazio, promossa dal Consiglio Regionale Unipol del Lazio, che si è svolta oggi presso la sede della Camera di commercio di Roma, nella sala del Tempio di Adriano – Piazza di Pietra.
L’iniziativa nasce dalla convinzione che per la ripresa e il rilancio della regione serva innanzitutto un forte patto fra le Istituzioni e le forze sociali ed imprenditoriali, un patto in grado di agire come strumento di effettivo confronto e co-progettazione fra le parti. Come per i precedenti incontri, anche quest’anno la base della discussione è fornita da una ricerca sul campo promossa dal Cru Lazio e realizzata dall’Istituto di ricerca Rur Rete urbana delle rappresentanze diretta dal prof. Giuseppe Roma.
Per il Segretario Generale della Cisl Lazio Enrico Coppotelli, “Ci stiamo avvicinando verso una fase di profonda transizione, come ad esempio lo smartworking. Un acceleratore che porta però anche a interrogarsi quello può e deve essere il ruolo dei sindacati. Ci troviamo a dover ampliare la nostra visione e rappresentanza. Con questa transizione – ha ribadito Coppotelli – tante professioni verranno superate: un disallineamento con le richieste del mercato tramite un cambiamento culturale verso un più dinamico lavoro con conoscenze e competenze in aggiornamento continuo. Il vero articolo 18 dei prossimi anni sarà la formazione”, ha concluso.
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Fonte: cisl.it