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A Bologna il Consiglio generale della Cisl Emilia Romagna. Sbarra: “Il Governo avvii il confronto sulle priorita’ indicate dal sindacato”

“Ci aspettiamo che il Premier Draghi ed il Governo ci diano segnali immediati di una apertura del confronto sulle questioni aperte a partire dai provvedimenti urgenti su salute e sicurezza, sui contenuti della Legge di stabilità (investimenti, fisco, pensioni, lavoro e protezioni sociali, Pubblico Impiego), attuazione e governance del Pnrr. Sono sfide e priorità su cui il sindacato ha elaborato proposte concrete che richiedono dialogo e confronto per costruire soluzioni condivise “. Lo ha sottolineato oggi a Bologna il Segretario Generale della Cisl, Luigi Sbarra, al Consiglio Generale della Cisl Emilia Romagna.

“Serve mandare in avanti la campagna di vaccinazione per battere il covid e lavorare per superare la crisi economica riprendendo la via della crescita e del lavoro. Lo abbiamo detto ieri al Pd e lo diremo a tutte le forze politiche che incontreremo: occorre sostenere insieme nella responsabilità e partecipazione la ripartenza del paese cogliendo e rafforzando i primi segnali di ripresa economica. Dobbiamo recuperare tanta occupazione persa sopratutto nel 2020. Il tempo stringe. C’è da discutere con il Governo su come si intende uscire dal blocco dei licenziamenti a fine ottobre per settori e lavoratori che sono ancora colpiti dalla pesantezza della crisi economica, sociale, produttiva, occupazionale. Questo è un tema nazionale che riguarda centinaia di migliaia di persone. Bisogna arrivare a quella scadenza con misure di protezioni sociali, con un nuovo sistema di politiche attive per il lavoro. Se questo non ci sarà, il Governo assicuri la proroga del blocco almeno fino alla fine di dicembre ed il rifinanziamento di nuove settimane di cig COVID “sottolinea il leader Cisl.

“È necessario attivare subito i tavoli di partenariato previsti dalla legge per dare agli investimenti del Pnrr forti condizionalità sociali ed in particolare occupazionali, per creare lavoro di qualità, ben formato, retribuito e contrattualizzato, specie giovanile e femminile. La Legge di Stabilità deve essere davvero anticiclica, coesiva ed in sintonia con i progetti e gli obiettivi Pnrr. Chiediamo agli interlocutori pubblici e privati un forte segnale di responsabilità per la ripartenza degli investimenti su infrastrutture materiali ed immateriali, politica industriale, ricerca ed innovazione, digitalizzazione e transizione energetica , formazione e competenze . E poi occorre impegnare la Legge di Stabilità per avviare un processo di riduzione delle tasse su lavoro e pensioni, favorire i rinnovi dei contratti pubblici, sostenere istruzione e formazione, ricerca, sanità, politiche sociali, una nuova legge sulla non autosufficienza. Occorre aprire il confronto con il Governo su previdenza e pensioni per introdurre vere flessibilità in uscita dal mercato del lavoro, costruire risposte sostenibili per giovani e donne, allargare l’ape sociale, rivalutare i trattamenti pensionistici”.

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Fonte: cisl.it

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