Roma – Tamponi gratuiti per chi lavora. E’ la svolta contenuta in una circolare del Ministero dell’Interno a firma del Capo di Gabinetto Bruno Frattasi, inviata ai prefetti, ma diretta ai soli lavoratori addetti alle attività portuali.
A dirla tutta si tratta di svolta solo per metà, in quando quello del Viminale è solo un invito alle aziende a pagare il tampone ai lavoratori non vaccinati, al fine di distendere il clima di tensione che si è creato nelle ultime ore.
Blocchi sono infatti in corso al porto di Genova Veltri dove si è creata una lunga coda chilometrica di tir e auto, dopo che i camalli, i lavoratori portuali genovesi, hanno bloccato le operazioni di carico-scarico. A Trieste c’è preoccupazione tra i terminalisti portuali dopo le dichiarazioni di ieri dei lavoratori di bloccare le operazioni fino a che non sarà ritirato il Decreto green pass (clicca qui). Lo stesso vale per porti strategici come Napoli e Livorno.
Dunque non una disponibilità del Governo a rendere i tamponi gratuiti ma un ‘consiglio’ diretto alle aziende che hanno tutto l’interesse a normalizzare la situazione che rischia altrimenti di diventare incandescente: pagate i tamponi ai lavoratori che dal 15 ottobre entreranno senza vaccino, diversamente il rischio è di pagare ancor più con i danni economici che potranno derivare dai blocchi delle attività.
Ecco quanto si legge nella circolare:
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