Novità per le lavoratrici madri arriva con il nuovo Bonus previsto nella Manovra approvata dal Governo. Bonus che consiste in un esonero del 50% sull’intero ammontare dei contributi previdenziali relativi alle lavoratrici madri del settore privato che scelgono di rientrare a lavoro dopo la nascita del figlio, vale a dire dopo la fruizione del congedo di maternità, l’ex astensione obbligatoria che – di norma – ha una durata di 5 mesi (anche se passa per un periodo di congedo parentale, ex astensione facoltativa).
Lo prevede il disegno di legge della Manovra di Bilancio per il 2022, ora all’esame delle Camere e che sarà legge entro la fine di dicembre.
Il bonus, che sarà operativo (per ora) durante tutto l’anno 2022, inciderà con uno sconto sia sulla parte dei contributi a carico del datore di lavoro sia sulla parte dei contributi a carico della lavoratrice, che – come ricorda Il Sole 24 Ore in edicola oggi – “vanno dal 9,19% al 9,49% della retribuzione lorda in base al settore di appartenenza (il restante 23,81% o 23,51% dei contributi previdenziali è a carico del datore di lavoro)“.
Ed è proprio l’intervento del Bonus sulla componente di costo previdenziale che riguarda la lavoratrice, sottolinea il quotidiano economico, ad essere determinante per favorire un aumento della retribuzione:
“Una lavoratrice dipendente che ha una retribuzione mensile lorda di 2mila euro, dovrebbe avere una trattenuta contributiva di almeno 183 euro al mese (9,19% di 2mila euro). Applicando lo sconto previsto dal Ddl di Bilancio la trattenuta sarebbe invece di 91,5 euro. Fruendo dello sconto per un anno, la lavoratrice guadagnerebbe complessivamente 1.098 euro in più”.
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