La seconda settimana di novembre è trascorsa e delle liquidazioni della cassa integrazione artigiana neppure l’ombra. Il Ministero del Lavoro che tra settembre e ottobre ci aveva ben abituato eseguendo il bonifico al Fondo Artigiani – FSBA in pochi giorni stavolta chiede ai lavoratori di aspettare ancora.
La notizia ufficiale arriva proprio dal fondo degli Artigiani che fa sapere con un comunicato che “le firme sono stata tutte apposte” ma il maxi-bonifico ancora non c’è.
“A breve, magari non oggi ma lunedì, i soldi saranno sul conto e, velocemente come sempre, gli uffici centrali e gli enti regionali che collaborano nei pagamenti procederanno. Sarà così pagata la Cassa Integrazione per il mese di settembre e per gli eventuali mesi precedenti per i quali i dati delle assenze sono stati caricati”, aggiunge il Fondo lasciando un ampio margine di speranza che l’attesa sarà breve.
A giudicare dalle parole sembra che la partita sia stata tutta spostata in Banca d’Italia, l’Istituto che provvede a trasferire con bonifico le risorse al Fondo che a sua volta paga i lavoratori artigiani sospesi o direttamente o per il tramite dei sistemi bilaterali territoriali/imprese.
Ma la buona notizia è un’altra, scrivo da FSBA, le richieste di accesso alla Cig sono in calo, nonostante il Governo abbia già previsto la proroga fino al termine del 2021. “Segno che molte realtà produttive dell’artigianato hanno ricominciato a lavorare, ma alcuni comparti registrano ancora difficoltà. Nel frattempo, il Fondo ha predisposto e rilasciato le procedure per la presentazione delle domande di Cassa Integrazione per i mesi finali di quest’anno”, conclude il fondo.
Resta aggiornato con noi. Unisciti alla nostra pagina Telegram cliccando qui. E’ gratis!
Non hai l’APP di Telegram? Scaricala gratuitamente cliccando qui.
Segui la nostra pagina Facebook facendo clic qui.
RIPRODUZIONE RISERVATA – La riproduzione, su qualsiasi supporto e in qualsiasi forma, dei contenuti del presente articolo in violazione delle norme sul diritto di autore sarà segnalata all’Agcom per la sua immediata rimozione [Delibera n. 680/13/CONS 12/12/2013].