“Per la CISL il combinato disposto delle risorse del Next Generation UE, della programmazione Europea 2021-2027, del Fondo di Sviluppo e Coesione e della finanza pubblica ordinaria rappresentano una occasione fondamentale per la costruzione di una nuova fase di sviluppo sostenibile che veda nelle infrastrutture materiali ed immateriali lo strumento (e non il fine) di una crescita equa e duratura, con l’obiettivo di superare le ineguaglianze territoriali e di genere assicurando ai giovani maggiori opportunità di occupazione e di mobilità sociale”. Lo dichiara il Segretario confederale della Cisl, Ignazio Ganga, in audizione oggi alla commissione Bilancio della Camera sull’attuazione del Piano di ripresa e resilienza e per la prevenzione delle infiltrazioni mafiose. “In tale quadro per la Cisl è quanto mai opportuno associare alle misure di cui al decreto legge 152 all’esame della commissione bilancio della Camera dei deputati il previsto protocollo sulla governance da sottoscrivere quanto prima fra Governo e Sindacati, a garanzia della partecipazione delle parti sociali nel processo di accompagnamento e di monitoraggio del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Nel decreto oggetto dell’audizione odierna la Cisl ha espresso un parere positivo sulle misure a sostegno del comparto turistico e a favore di un più dinamico processo teso a semplificare i processi per l’infrastrutturazione materiale del Paese, mentre, non appaiono ancora adeguate le misure atte a favorire l’attivazione delle zone economiche e speciali e quelle a sostegno della scuola e università. Da rafforzare ulteriormente le azioni per la riorganizzazione delle PA in considerazione della situazione di partenza delle amministrazioni che, allo scopo di sostenere i procedimenti amministrativi del PNRR, dovrebbero poter contare di dotazioni organiche ben più numerose. Positiva, invece, a parere della Cisl la revisione dell’attuale modello delle “interdittive” volte a rafforzare gli appalti rispetto ad infiltrazioni malavitose, tema che dovrà essere ulteriormente implementato come argine alla possibilità di penetrazioni criminogenene negli investimenti del Piano”.
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Fonte: cisl.it