Da giorni si parla di un possibile inasprimento delle misure anti Covid in considerazione del rialzo dei contagi. Il Super Green pass che vieterebbe l’accesso ai luoghi di svago (bar, cinema, ecc.) e sport ai non vaccinati. Un modo per evitare che l’85% della popolazione italiana, quella vaccinata, debba sottostare a nuove misure restrittive come il lockdown come sta accadendo in Austria e Germania.
La settimana prossima potrebbe essere in tal senso decisiva. Giovedì è in programma il Consiglio dei Ministri durante il quale potrebbe essere adottato un nuovo decreto.
A scriverlo è il quotidiano la Repubblica in edicola oggi, sul quale si legge che in previsione ci sarebbero anche nuove misure restrittive per i luoghi di lavoro:
“Il vero snodo è quello del mondo del lavoro. L’opzione di estendere il Green Pass rafforzato ai dipendenti – o addirittura di ricorrere all’obbligo vaccinale, come in Austria – non è più un tabù. Verrebbe prevista una fase di transizione, in modo da dare il tempo a chi non è vaccinato di adeguarsi. I numeri, infatti, sono importanti: tra 1,2 e 1,5 milioni di lavoratori no-vax. Anche in questo caso, esistono diverse possibili soluzioni. Quella soft, si fa per dire, esclude i tamponi dalle modalità per ottenere il passaporto vaccinale utile a lavorare. Oppure, più semplicemente, un obbligo secco di immunizzazione per tutti. «Dopo i sanitari – conferma il sottosegretario alla Salute Andrea Co- sta – bisogna riflettere se introdurre l’obbligo per altre categorie». Quali? Ad esempio «forze ordine, dipendenti della pubblica amministrazione e insegnanti» ipotizza il coordinatore del Cts Franco Locatelli”.
