Sulla vicenda Tim “il sindacato tiene alta la guardia in queste ore, in questi giorni. Stiamo chiedendo al Ministero dello Sviluppo Economico e al Governo che sono anche azionisti del Gruppo, di fare la stessa cosa”. Così il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra ospite oggi di classcnbc , su Sky 507 circa le preoccupazioni dei sindacati in merito alla manifestazione di interesse da parte del fondo Usa Kkr su Tim ed in vista dell’incontro il prossimo 1° dicembre tra Tim e le associazioni di categoria. “La proposta di Kkr non è da demonizzare secondo noi, tutt’altro. E gli effetti di borsa parlano chiaro, anche se non si può lasciar fare tutto al mercato tanto più di fronte ad una grande azienda strategica per il nostro Paese. Bisogna che nei criteri di valutazione del nuovo possibile piano industriale, da parte del Governo ci siano almeno due aspetti per noi fondamentali: quello di determinare la sicurezza nazionale dentro al perimetro industriale e produttivo, e quella di salvaguardare l’occupazione. L’auspicio è che ci si muova insieme nell’interesse generale del Paese e dei lavoratori non esitando, se necessario, ad esercitare le prerogative previste dalla legge. Pensiamo – ha sottolineato il leader della Cisl – che il Governo debba aprire immediatamente un confronto con il sindacato perché siamo interessati ad una valutazione che riguarda il presente ma soprattutto la prospettiva futura della nostra grande rete di telecomunicazioni”.
Circa poi la possibile separazione “va scongiurato il rischio di uno spezzatino di Tim” – ha detto – dissipando un patrimonio aziendale inestimabile e mettendo a rischio i posti di lavoro. Nell’offerta di Kkr ci dovranno essere forti condizionalità sociali su piano industriale, occupazione e contrattazione”.
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Fonte: cisl.it