“È una bella notizia la firma, dopo otto mesi di negoziato, della pre-intesa per il rinnovo del contratto nazionale del personale del comparto delle funzioni centrali per il triennio 2019/21che interesserà circa 250.000 lavoratori dei Ministeri, Enti pubblici non economici (Inps, Inail), Agenzie Fiscali, CNEL, Enac e Agid. Si apre cosi’ una nuova stagione di innovazione e modernizzazione in tutta la Pubblica amministrazione”. È quanto sottolinea il Segretario Generale della Cisl Luigi Sbarra. “Con gli stanziamenti previsti nella imminente Legge di bilancio, essa diverrà l’ipotesi che verrà rimessa al vaglio degli organismi vigilanti per essere poi siglata in via definitiva ed essere così pienamente esigibile. Si inizia così a dare visibile concretezza ad alcuni importanti impegni assunti da Governo e Cisl, Cgil e Uil nel “Patto per l’innovazione del lavoro pubblico e per la coesione sociale” del 10 marzo scorso. Il nuovo contratto apre il percorso dell’attesa revisione dell’ordinamento professionale, ormai non più adeguato alle necessità del Paese e alle giuste aspettative dei lavoratori, e valorizzare così le competenze, le esperienze e i saperi del lavoro pubblico, attraverso progressioni economiche e passaggi di area nelle forme e nei modi previsti dalla normativa, individuando una nuova area riservata alle elevate professionalità. Si tratta di un tassello importante per una riforma delle pubbliche amministrazioni, orientata al cambiamento e all’innovazione dei servizi pubblici che dovrà – è convinzione della CISL – mettere al centro il lavoro pubblico e la contrattazione in un nuovo sistema delle relazioni sindacali. Aver restituito al negoziato fra le parti il tema dello smart working , ha una valenza significativa non legata all’attuale situazione pandemica, bensì e’ un vero nuovo modo di concepire l’organizzazione del lavoro delle amministrazioni pubbliche. Le risorse stanziate con la legge di bilancio potranno consentire l’inizio della realizzazione di questo percorso che richiede, tuttavia, di essere completato nei prossimi mesi attraverso un più deciso piano di assunzioni che consenta l’irrinunciabile turnover. La forza lavoro, nel futuro, non dovrà più essere considerata un costo per lo Stato ma un grande investimento per il miglioramento dei servizi che il Paese deve offrire ai propri cittadini e alle imprese. Un grazie di cuore a tutti i colleghi – in primis della FP CISL – che si sono prodigati in questi lunghi mesi di contrattazione, ma anche all’A.Ra.N. e alla sua struttura, coordinata dal presidente Antonio Naddeo. Siamo fiduciosi che questo primo obiettivo conseguito oggi rappresenti l’inizio di una serie di contratti attesi da tempo”.
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Fonte: cisl.it