Il confermato ridimensionamento dei distaccamenti Aeroportuali di Brindisi e di Francavilla Fontana ha in sé il rischio concreto di perdita di posti di lavoro, nonostante le rassicurazioni del Sottosegretario alla Difesa Mulè, oltre a pregiudicare importanti attività produttiva per il territorio di Brindisi.
Appare inaccettabile che la riorganizzazione in atto dello stato Maggiore Areonautica avvenga nel silenzio più assoluto, senza il coinvolgimento delle rappresentanze sindacali e delle istituzioni locali.
Come è noto la presenza degli insediamenti del Ministero della Difesa nel territorio ha condizionato, negli anni, l’economia e non è possibile che la comunità possa ora subire ridimensionamenti e soppressioni senza un confronto sulle prospettive occupazionali e produttive.
Considerare i territori che ospitano i distaccamenti e gli insediamenti della Difesa come luoghi di conquista, da abbandonare senza dar conto a nessuno, è una visione che allontana la Forza Armata dai cittadini e richiede una risposta corale.
La recente interrogazione al Governo da parte dell’On. le Aresta, dichiaratosi non completamente soddisfatto della risposta, confermano la preoccupazione per l’intero settore e la necessità di iniziative comuni con la politica, le istituzioni e le rappresentanze sindacali.
La Cisl Fp Difesa di Brindisi auspica che il vertice politico del Ministero, già sollecitato dal Coordinamento Nazionale Cisl Fp Difesa, risponda agli appelli pervenuti e colmi la distanza che, al momento appare separare, lo Stato Maggiore Aereonautica dai lavoratori del nostro territorio.
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Fonte: cisl.it