Nessun intervento del Governo ieri, col nuovo Decreto, per calmierare il costo della mascherina ffp2. Il costo quindi resta di fatto variabile da esercente a esercente ed è a totale carico dei lavoratori, salvo scelte aziendali specifiche.
A denunciare la situazione era stato il sindacato Uil che in una nota indirizzata a Palazzo Chigi aveva fatto presente che:
“Il nuovo costo cosiddetto calmierato di 75 cent delle mascherine ffp2 è ancora insostenibile.
La progressiva obbligatorietà di questi presidi può pesare nelle tasche di chi ogni giorno si reca al lavoro a tempo pieno anche 1,50 euro, sempre che siano acquistati nelle farmacie aderenti. E’ ancora troppo!
Il costo rientra tra quelli che le aziende devono sostenere per la Sicurezza sul lavoro. Sono i datori di lavoro che devono fornire i dispositivi di protezione individuale.
Questa spesa non può ricadere su lavoratrici e lavoratori.
La grave situazione in atto sentenzia che è finito il tempo di indugiare sulla salute e di penalizzare chi ha meno”.
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