A fine dicembre il premier Mario Draghi prometteva di far contribuire anche i grandi produttori o venditori di beni energetici alla maxi stangata sui prezzi dei carburanti, gas ed energia elettrica.
A distanza di 2 mesi si è visto solo un tiepido Decreto bollette ed ecco che la parte più ‘movimentata’ degli operatori economici ha iniziato a far sentire la loro forza: da giorni gli autotrasportatori stanno bloccando le principali arterie – a nord e a sud – in direzione dei centri logistici e porti, chiedendo al Governo un intervento per abbassare i costi che gravano sui chi viaggia per lavoro.
In Puglia, a Cerignola, la protesta più partecipata, circa 600 tir, “senza l’appoggio dei sindacati”, ci tengono a dire per sottolineare di essere stati abbandonati.
A documentarla sono andate le telecamere di Piazzapulita, il talk show condotto da Corrado Formigli su LA7, andato in onda ieri sera.
Ecco due testimonianze degli autotrasportatori:
“Ho un’azienda con sei mezzi, sono tornato io sul camion perchè non riesco più ad abbattere i costi e quindi faccio finta che c’ho un autista in meno. Mi sono messo a fare i viaggi io che era una cosa che non facevo più”, dichiara un imprenditore.
“A Roma se ne fregano e continuano a starsene tutti al caldo. E noi così non reggeremo tantissimo, un altro mese. Con i costi che abbiamo non riusciamo a pagarci i costi di gestione. Ci conviene chiedere il Reddito di cittadinanza visto che lo danno a tutti. Consegnamo le patenti e chiediamo il Reddito di cittadinanza”, è questa la posizione di un “padroncino”.
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