Dopo il rialzo del prezzo del Grano, che ha segnato un +10% a fine gennaio, da qualche giorno si sta assistendo ad una piccola tregua come spiegato dal sito Agronotizie.it a proposito della ”bassa domanda innescata dalle stime sulla bassa qualità proteica del frumento nordamericano”.
E mentre il Grano è al centro della volatilità dei mercati c’è chi, in Italia, e precisamente in Molise, a Termoli, c’è chi invece sull’oro giallo ha deciso di investire rilevando l’ex Zuccherificio locale e sfruttarne le potenzialità per stoccare, conservare e trasformare il grano.
Ne parla il quotidiano Avvenire in edicola oggi a proposito di un importante investimento della Famiglia Ferro, proprietaria del noto marchio La Molisana:
“«Il silos di grandi dimensioni che stoccava 44mila tonnellate di zucchero verrà utilizzato per stoccare grano. La posizione strategica della struttura adiacente la ferrovia, crea un vero e proprio snodo intermodale cruciale che facilita l’approvvigionamento della materia prima dalle regioni limitrofe. Data l’importanza che oggi assume la logistica nel nostro comparto industriale, avremo vantaggi in termini di efficienza ed efficacia grazie alla facilità del trasporto su gomma e rotaie e, auspicabilmente, anche su mare. Pensiamo anche ai nuovi posti di lavoro e quindi ai giovani che avranno la possibilità di restare a casa, in Molise. Del resto, siamo stati mossi proprio dal desiderio di restare sempre in Molise e continuare ad investire in questa terra»“.
Nuovi investimenti e nuovi posti di lavoro in arrivo, dunque per la Famiglia Ferro, da generazioni impegnata nella molitura e commercializzazione dei cereali, che si aggiungono a quelli già realizzati in questi anni, per l’ammodernamento delle linee di produzione.
Un investimento da 42 milioni di euro “comprese le nuove confezioni di carta provenienti solo da foreste certificate e riducendo la plastica di 230mila kg all’anno, adesso i Ferro sono intenzionati a scommettere anche sui silos di Termoli e sui capannoni adiacenti, pure acquistati all’asta, da trasformare in un polo logistico, anche in questo caso con risvolti occupazionali per decine di giovani”.
E non finisce qui. In vista – continua il quotidiano cattolico – “ci sono ulteriori, possibili sviluppi produttivi, dalla trasformazione e lavorazione del pomodoro a quella delle marmellate, anche in questi casi facendo leva sul territorio e su alcuni terreni nella vicina zona della piana di Larino, pure finiti nel mirino dei Ferro, come rivelato dal sito locale Primonumero”.
Resta aggiornato con noi. Unisciti alla nostra pagina Telegram cliccando qui. E’ gratis!
Non hai l’APP di Telegram? Scaricala gratuitamente cliccando qui.
Segui la nostra pagina Facebook facendo clic qui.
RIPRODUZIONE RISERVATA – La riproduzione, su qualsiasi supporto e in qualsiasi forma, dei contenuti del presente articolo in violazione delle norme sul diritto di autore sarà segnalata all’Agcom per la sua immediata rimozione [Delibera n. 680/13/CONS 12/12/2013].