La guerra in Ucraina porterà danni economici al turismo italiano già duramente colpito dalle restrizioni anti-Covid degli ultimi anni. I primi danni, secondo quando sostiene Federalberghi, si verificheranno in Sardegna per l’assenza dei turisti provenienti dalla Russia che in genere affollano l’isola da Pasqua a settembre.
80 milioni di euro di danni. E’ questa la stima tra la spesa in ospitalità alberghiera, più indotto, ristoranti, shopping, ecc. che da qui alle prossime settimane andrà ad azzerarsi per via della decisione del Governo italiano di chiudere i propri cieli ai voli russi.
“Troppo presto per disperarsi ma anche troppo presto per dire che non succederà niente – spiega all’ANSA il presidente regionale di Federalberghi Paolo Manca. La preoccupazione è comunque reale: il turismo sardo pagherà sicuramente, non si sa in che misura ma pagherà. Inevitabile immaginare che le presenze diminuiranno. E che chi verrà tenderà magari a mantenere un profilo, anche per le spese, più basso del solito”.
“Ed è chiaro che si tratta di turisti che spendono moltissimo – sottolinea Manca – Dobbiamo iniziare a ragionare sul fatto che ci sarà un ridimensionamento nelle misura di diversi milioni. Prematuro quantificare ora – ribadisce – ma anche se da qui in poi tutto dovesse procedere per il meglio, qualche conseguenza inevitabilmente ci sarà”.
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