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Reddito di Cittadinanza marzo 2022, in arrivo ricalcolo e conguaglio: aumenti e tagli

La rata del Reddito di Cittadinanza erogata a febbraio è quella che subisce per prima le eventuali variazioni dovute al nuovo ISEE. La dichiarazione ISEE va infatti presentata aggiornata all’INPS entro il 31 gennaio di ogni anno e, tra le altre cose, il valore dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente incide anche sul Reddito di Cittadinanza stesso.

Se infatti per erogare la mensilità di gennaio l’Istituto guarda a dicembre dell’anno prima, considerando l’ISEE ancora valido, lo stesso non può dirsi per l’erogazione della rata di febbraio: per quest’ultima, infatti, l’INPS deve verificare che l’ISEE sia aggiornato per continuare ad erogare il sussidio, pena la sua sospensione.

Una variazione dell’indice ISEE corrisponde inevitabilmente a una variazione anche degli importi del Reddito di Cittadinanza, ma non tutti i percettori hanno notato una differenza di importo della rata pagata a febbraio pur avendo presentato nel 2022 un indice ISEE diverso. Per quale motivo? Vediamo.

RdC marzo 2022: nuovo ISEE

Come già segnalato TuttoLavoro24.it, affinché si possa richiedere e conservare il Reddito di Cittadinanza anche nel 2022 occorre che il valore ISEE sia pari o inferiore a 9.360 euro l’anno (e allo stesso tempo non vi siano altri cambiamenti tali da far perdere i requisiti di accesso al Rdc). Se questo importo varia, si possono verificare tre situazioni:

  • decadenza del sussidio, talora l’ISEE superi i 9.360 euro annui;
  • ricalcolo del sussidio. In particolare, con l’ISEE che rientra sempre nella soglia dei 9.360 euro annui, l’RdC può
    • diminuire o essere totalmente eliminato se l’ISR, l’indicatore della situazione reddituale, è salito;
    • aumentare se l’ISR si è abbassato.

Se invece il valore dell’indice ISEE 2022 non subisce variazioni rispetto a quello del 2021, allora anche l’importo del sussidio erogato rimarrà il medesimo.

RdC marzo 2022: ricalcolo e conguaglio

Le variazioni dell’importo dovevano essere visibili già dalla rata di febbraio, la prima a essere calcolata dall’INPS con il nuovo ISEE aggiornato e che avrebbe dovuto presentare l’eventuale conguaglio. Come abbiamo precedentemente accennato, però, alcuni percettori non hanno visto nessuna modifica nella rata RdC di febbraio, nonostante questi avessero presentato un nuovo ISEE su cui ricalcolare l’importo.

Quali sono i motivi per cui la rata di RdC di febbraio, dunque, non ha presentato modifiche nonostante la variazione dell’indice ISEE? A fornire una risposta alla domanda di molti percettori è l’INPS stesso, che sul proprio profilo social spiega che il ritardo del conguaglio e del ricalcolo nella rata di febbraio è dovuto a problemi tecnici.

Sarà quindi la prossima ricarica di marzo che sarà erogata a breve, ad avere l’importo ricalcolato in base all’ISEE aggiornato e a vedere conguagliata l’eventuale cifra aggiuntiva oppure in diminuzione.

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