Varato ieri, con tanto di firma del Presidente del Consiglio Mario Draghi, il nuovo Dpcm volto ad affrontare l’emergenza dei profughi ucraini in arrivo in Italia.
È Il Sole 24 Ore a darne notizia, che nell’edizione di oggi spiega come il decreto serva a dare attuazione operativa alla decisione del 4 marzo del Consiglio dell’Unione Europea per l’adozione di un meccanismo di protezione temporanea destinato alle persone in fuga dall’Ucraina a causa della guerra. Come si legge sul sito del Consiglio Ue:
“L’obiettivo è fornire protezione immediata e collettiva (ossia senza che sia necessario esaminare le singole domande) agli sfollati che non possono ritornare nel proprio paese di origine. […] L’obiettivo è alleviare la pressione sui sistemi nazionali di asilo e consentire agli sfollati di godere di diritti armonizzati in tutta l’Ue.”
Tra tali diritti da garantire – oltre a quello di soggiorno, di assistenza medica e di istruzione per i minori – un esplicito riferimento contenuto nel Dpcm è quello di consentire ai profughi ucraini con permesso di soggiorno l’inserimento nel mercato del lavoro, così come previsto dall’art. 2 comma 2. In questo modo, dunque, migliaia di profughi ucraini potranno essere assunti come lavoratori stagionali nell’agricoltura e turismo, così come raccolto da TuttoLavoro24.it in un articolo dei giorni scorsi.
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