“A decorrere dal 1° aprile 2022 le pensioni verranno erogate a partire dal primo giorno del mese con le medesime operatività adottate pre-pandemia”.
E’ quanto recita una comunicazione di Poste Italiane – che TuttoLavoro24.it ha potuto leggere in ESCLUSIVA per i suoi lettori – con cui si ufficializza al personale addetto agli sportelli e agli uffici amministrativi, che non ci sarà più il pagamento anticipato delle pensioni al mese precedente a quello di competenza.
Tradotto: le pensioni di aprile non saranno erogate a fine marzo diversamente da quanto avvenuto finora, durante tutto il periodo dello stato di emergenza.
A giustificare questo rientro alla normalità, secondo l’Istituto di Viale Europa, è proprio la fine dello stato di emergenza, sancito dall’ultimo decreto Riaperture.
Si tratta di una comunicazione interna di Poste Italiane indirizzata alle rappresentanze sindacali e quindi ai lavoratori. Niente è stato finora comunicato da Inps. Ma a dire il vero fino ad oggi la questione era stata gestita integralmente dalla Protezione Civile e da Poste Italiane per l’appunto, che sin dal marzo 2020 avevano chiesto di organizzare gli ingressi presso gli uffici postali in modo da consentire il rispetto delle norme di sicurezza e distanziamento per i clienti e gli stessi sportellisti.
Con Poste Italiane che in due anni si è anche assunta la responsabilità di pagare anticipatamene ai titolari di pensioni e altri trattamenti assistenziali, per poi ricevere successivamente il “rimborso” di quanto anticipato da Inps. Insomma un’operazione finanziaria imponente e allo stesso temporaneo, destinata comunque a finire con il termine dell’emergenza sanitaria.
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