Si sta pagando in queste ore l’Assegno Unico per i figli. Si sa che Inps ha iniziato a erogare dal 16 marzo, ma i giorni utili al pagamento si sono protratti fino a oggi 25 marzo e arriveranno sicuramente fino a fine mese. Questo perché Inps non accoglie le domande seguendo l’ordine cronologico (evadendo per prime quelle presentate prima e più tardi quelle inoltrate dopo) ma, come TuttoLavoro24.it aveva già segnalato, il criterio seguito dall’Istituto è quello che va in base al codice fiscale. Non solo: Inps elabora le pratiche a blocchi, rispettando un numero massimo di elaborazioni quotidiane. Per questo, a volte, tra il pagamento a un utente e un altro possono trascorrere anche 7 giorni.
C’è un caso però in cui Inps non può proprio procedere al pagamento, e non per suo volere. Vediamolo.
Pagamento Assegno unico bloccato: IBAN requisiti
L’Istituto ha più volte ribadito che entro fine marzo tutte le pratiche saranno lavorate e tutti i percettori riceveranno quindi il pagamento dell’assegno unico universale. Ma attenzione, perché Inps può erogare solo se l’IBAN comunicatogli è corretto e aggiornato. Già a gennaio Inps aveva fornito agli utenti precise indicazioni sull’IBAN (vedi questo articolo) e oggi, dopo ripetute segnalazioni di utenti in attesa del pagamento dell’Assegno Unico, l’Istituto di Via Ciro il Grande ne ha fornite delle ulteriori. Ecco quello che emerge da comunicazioni dirette tra l’Inps e un utente:
“L’IBAN che si comunica deve essere un servizio di pagamento operante in uno dei Paesi dell’area SEPA (conto corrente bancario/postale, carta di credito o di debito, libretto di risparmio). Inoltre, per il corretto addebito dell’Assegno Unico, l’IBAN deve risultare intestato o cointestato al beneficiario della prestazione, fatta salva l’ipotesi di domanda presentata dal tutore di genitore incapace: in tal caso l’IBAN può essere intestato o cointestato al tutore, oltre che al genitore medesimo.”
Pertanto, come specificato da Inps, è necessario che il richiedente della prestazione e il titolare del conto corrente identificato dal codice IBAN specificato nella domanda coincidano. In caso contrario, Inps non potrà pagare: l’Istituto infatti non può accreditare l’assegno sul c/c di una persona differente da chi presenta la domanda. È possibile comunque chiedere l’accredito dell’assegno unico su un c/c cointestato al beneficiario che ha presentato la domanda, come nel caso del genitore incapace esplicitato sopra. Non è sufficiente essere delegati alla riscossione.
Pagamento Assegno unico bloccato per IBAN: cosa fare?
Inoltre, Inps spiega anche cosa fare in caso di blocco del pagamento:
“Qualora non venga accettata la corrispondenza della titolarità dell’IBAN al codice fiscale del richiedente, il pagamento verrà bloccato. In presenza di discordanze, per evitare il blocco del pagamento i cittadini che abbiano già presentato domanda di Assegno Unico possono accedere alla domanda già inoltrata tramite le loro credenziali e modificare l’IBAN direttamente.”
Un altro invito che fa Inps è quello di rivolgersi alla banca per verificare che l’IBAN non sia stato cambiato senza che sia pervenuta apposita notifica da parte dell’Istituto bancario. Una volta corretto l’IBAN, Inps può procedere con l’erogazione del pagamento.
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