Il 31 marzo 2022 non segna solo la fine di un mese dell’anno, ma simboleggia quella che potremmo quasi definire la fine di un’era: quella dello stato di emergenza. Dopo 2 anni, lo stato di emergenza finisce e con questo terminano anche tutta una serie di restrizioni poste in essere in questi mesi per arginare gli effetti della pandemia. Vediamo cosa si può fare da venerdì 1° aprile.
Restrizioni, stop dal 1° aprile
Decadono il Comitato tecnico scientifico e la struttura del Commissario straordinario Francesco Figliuolo (al loro posto ci sarà una unità operativa ad hoc), così come tramonta anche il sistema dei colori. Il monitoraggio naturalmente proseguirà, ma non servirà più possedere il Green pass (nemmeno quello base) per accedere agli uffici pubblici, ai negozi, alle banche, alle poste, al parrucchiere, al tabaccaio o ai musei. Stop al certificato verde anche sui mezzi di trasporto pubblico locale, dove però proseguirà l’obbligo di indossare le mascherine fino al 30 aprile. Green pass base che quindi rimane obbligatorio solo per accedere alla ristorazione al chiuso (sia al banco che al tavolo) e negli stadi. Stadi che tornano al 100% della capienza, così come tutte le altre strutture.
Decade anche l’obbligo di quarantena per chi è stato a contatto con un positivo, anche se non vaccinato. Resterà infatti in autoisolamento solo chi ha contratto il virus (fino a esito di tampone negativo), mentre per gli altri vale il regime dell’autosorveglianza per 10 giorni: potranno uscire e andare al lavoro ma indossando la mascherina FFP2.
A scuola vanno in DAD solo i positivi e le lezioni in aula proseguono anche con più di 4 contagiati, a patto che gli alunni indossino per 10 giorni la mascherina FFP2. Gli insegnanti non vaccinati potranno rientrare a scuola, ma non esercitare la professione.
Green pass, le vere novità dal 1° maggio
Decade il Green Pass rafforzato anche per l’accesso a quei posti in cui rimaneva obbligatorio fino al 30 aprile, ossia i centri benessere, le sale gioco, le discoteche, i congressi e i palazzetti sportivi al chiuso.
Dal 1° maggio, inoltre, niente più green pass per alcune attività come mense, concorsi pubblici e colloqui in carcere, oltre ai trasporti a lunga percorrenza. Non servirà la certificazione verde nemmeno per accedere ai luoghi di lavoro. Luoghi di lavoro che, nell’ambito privato, tornano fisicamente accessibili dal 1° luglio: fino ad allora, al lavoratore deve essere concessa la possibilità di lavorare in smart working anche senza l’accordo individuale con il datore di lavoro.
Il Green Pass rafforzato rimane in vigore fino al 31 dicembre 2022 solo per tutti coloro i quali intendono far visita ai propri cari ricoverati presso gli ospedali o le Rsa.
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