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“Cassa integrazione nel Turismo non è finita”, il Ministro Orlando contro chi licenzia

Un’alternativa ai licenziamenti c’è ed è la cassa integrazione. E ciò vale anche per il turismo e per le piccole imprese di questo settore. A sottolienarlo in una nota è il Ministero del Lavoro che auspica, in questa fase delicata per l’economia e per l’occupazione, “soluzioni condivise tra le parti per la rioccupazione” e punta ad “escludere procedure unilaterali di licenziamento collettivo”.

“Nel primo trimestre di quest’anno, per agevolare il ricorso agli ammortizzatori sociali, siamo intervenuti con due specifiche norme a sostegno del settore turistico: l’esonero fino al 31 marzo del pagamento del contributo addizionale dovuto in caso di ricorso ai trattamenti di integrazione salariale, per i datori di lavoro che occupano fino a 15 dipendenti abbiamo previsto ulteriori 8 settimane di cassa, fruibili fino al 31 dicembre 2022, una volta esaurite le 13 (fino a 5 dipendenti) o 26 settimane (da 6 a 15 dipendenti) riconosciute dalla riforma ammortizzatori“, ha poi dichiarato il Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Andrea Orlando, aprendo i lavori del Tavolo sul Turismo nella Capitale.

12,4 milioni di nuovi lavoratori sono stati tutelati con la riforma contenuta nell’ultima Legge di Bilancio: tra Cigs, Fis anche per imprese fino a 5 dipendenti, Fis che si affianca alla Cigs. Una parte importante di queste tutele va proprio a sostenere l’occupazione nel Turismo per evitare il licenziamento e il depauperamento delle competenze.

“C’è un punto però dal quale non possiamo sfuggire – ha precisato Orlando – la volontà dell’impresa di utilizzare questi strumenti, che per quanto possano essere ancora di maggior vantaggio, non possono assecondare una logica liquidatoria delle imprese o di restart, perché sono tutti strumenti che sono finalizzati alla continuità dell’attività”.

“Voglio dirlo con molta chiarezza: se questa crisi fosse usata a pretesto per licenziare lavoratori e assumerne altri a condizioni diverse dal punto di vista contrattuale, come Ministero ci muoveremo per impedire strategie di questo genere. In questi giorni arrivano alcuni segnali di una ripresa positiva del turismo per le festività di Pasqua. Sono state avanzate alcune proposte che valuteremo sotto il profilo tecnico e della stabilità finanziaria anche con il Ministero dell’Economia e delle Finanze. Per la continuità delle imprese noi siamo disponibili anche a compiere ulteriori passi – ha concluso il Ministro del Lavoro – obiettivo comune verso il quale ci muoviamo tutti”.

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