I numeri della contrattazione collettiva di secondo livello, quella aziendale o territoriale, che eroga ai lavoratori elementi economici aggiuntivi rispetto al salario nazionale, è diminuita. Il trend positivo dell’era pre-Covid ha visto una evidente sterzata con l’emergenza sanitaria.
Lo scrive Il Sole 24 Ore in edicola oggi sui dati elaborati da uno studio del sindacato UIL:
“Nel periodo 2018-2021 emerge un andamento calante: il 2018 si è chiuso con 12.099 accordi, nel 2019 si è scesi a 11.615 mentre il 2020 – complice l’emergenza Covid – è crollato a quota 6.784”
Col numero dei contratti diminuiscono sempre di più gli accordi che si occupano di aspetti salariali, facendo sì che il salario di produttività – tale è quello del secondo livello contrattuale – sia sempre più marginale nella sua diffusione. I numeri della ricerca UIL dicono infatti che “gli istituti economici si sono ridotti di un terzo dal 30 al 9%”.
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