È ormai alle porte il pagamento del Bonus 200 euro, che infatti verrà accreditato a luglio. O almeno così si pensava fino al 24 giugno scorso, quando Inps ha fatto uscire una circolare che reca non troppe buone notizie.
La circolare fornisce alcune indicazioni utili in merito all’indennità: il pagamento è confermato per tutte le categorie già annunciate, ciò che viene posticipata è la data dello stesso. Alcuni percettori, infatti, riceveranno il Bonus a ottobre 2022.
Tra questi, i beneficiari NASpI. Vediamo nel dettaglio cosa stabilisce la circolare al riguardo.
Bonus 200 euro rimandato: quando arriva?
All’inizio l’accredito sarebbe dovuto arrivare a luglio, unitamente all’indennità del mese di giugno (è questo infatti il requisito per avere diritto al Bonus 200 euro). Poi c’è stato un dietro front e tutto è stato rimandato. Nella parte IV della suddetta Circolare si legge:
“Per i titolari nel mese di giugno 2022 delle prestazioni NASpI e DIS-COLL, per la platea dei beneficiari di disoccupazione agricola 2021 e dei già beneficiari delle indennità COVID-19 2021, il pagamento avverrà nel mese di ottobre 2022, successivamente all’invio delle denunce Uniemens dei datori di lavoro contenenti la compensazione di cui al comma 4 dell’articolo 31 del decreto-legge in oggetto, prevista per il mese di settembre 2022.”
Poche righe che lasciano poco spazio all’interpretazione e che rappresentano una vera e propria doccia fredda per le categorie menzionate. I percettori NASpI e DIS-COLL sono però in buona compagnia: questi, infatti, non saranno gli unici a dover attendere l’autunno per vedersi accreditato il Bonus. Come si legge nella Circolare n. 73 lo slittamento riguarda anche:
- i titolari della Disoccupazione Agricola relativa al 2021 (in pagamento nel 2022 in queste date);
- tutti coloro che nel 2021 hanno ricevuto da Inps i bonus Covid di 2.400 e 1.600 euro.
Bonus 200 euro rinviato a ottobre: perché?
La risposta a questo quesito la fornisce proprio Inps.
Se nel frattempo i percettori delle categorie elencate avessero instaurato un nuovo rapporto di lavoro e rispettassero il principale requisito previsto dal Decreto Aiuti, tali membri potrebbero ricevere il Bonus nella busta paga di luglio anche dai datori di lavoro.
Pertanto, per essere certo di non doverlo pagare due volte, l’Istituto Previdenziale preferisce attendere le denunce contributive dei datori di lavoro (flusso Uniemens), all’interno dei quali le aziende dovranno richiedere il rimborso degli anticipi effettuati ai dipendenti (i 200 euro per l’appunto). In questo modo, sarà certo di erogare il Bonus in automatico solo a coloro che effettivamente non l’hanno percepito come lavoratori dipendenti.
Di recente Tuttolavoro24.it è stato selezionato dal nuovo servizio di Google, se vuoi essere sempre aggiornato sulle ultime notizie seguici su Google News.
Resta connesso con noi. Unisciti alla nostra pagina Telegram cliccando qui. E’ gratis!
Non hai l’APP di Telegram? Scaricala gratuitamente cliccando qui.
Segui la nostra pagina Facebook facendo clic qui.
RIPRODUZIONE RISERVATA – La riproduzione, su qualsiasi supporto e in qualsiasi forma, dei contenuti del presente articolo in violazione delle norme sul diritto di autore sarà segnalata all’Agcom per la sua immediata rimozione [Delibera n. 680/13/CONS 12/12/2013].