Pensate a un Reddito di Cittadinanza esteso a tutti, senza limiti di reddito, di patrimonio o di cittadinanza. Potrebbe sembrare un’utopia, e invece già esiste: si tratta del reddito di base universale, una proposta europea nata per combattere le disuguaglianze e alla quale anche l’Italia ha strizzato l’occhiolino.
Ma in che consiste esattamente? E a quanto ammonterebbe? Vediamolo.
Reddito di base universale: di che si tratta?
Lo scopo del reddito di base universale è quello di ridurre le disparità regionali e di rafforzare la coesione economica e sociale dell’Europa: offrire un contributo per fare in modo che le persone possano recuperare il valore del tempo e che le ore passate a lavorare non assorbano la totalità delle energie giornaliere.
Il reddito di base universale viene definito attraverso quattro criteri:
- universale, ossia garantito in tutta l’Unione Europea e senza requisiti;
- individuale, perché spetta a chiunque nel territorio europeo;
- incondizionato, in quanto non soggetto ad alcuna condizione preliminare;
- sufficiente, perché deve consentire un tenore di vita dignitoso.
Reddito di base universale: a quanto ammonta?
Ma a quanto ammonterebbe questo contributo? Una soglia ben al di sopra di quella offerta dal Reddito di Cittadinanza: si parla di un aiuto che potrebbe oscillare tra i 1.000 e i 1.500 euro mensili. Una cifra alta per garantire, appunto, il rispetto del quarto criterio (sufficienza) e che consenta così di far girare l’economia. Cifra che tuttavia qualcuno ha già superato.
In Galles, per esempio (in cui il reddito di base universale esiste già), i giovani che dal 1° luglio scorso sono intenzionati a lasciare casa e hanno compiuto 18 anni di età avranno la possibilità di usufruire di un bonus economico di 1600 sterline al mese. Si parla, in particolare, di un gruppo di 500 cittadini di 18 anni a cui lo Stato ha offerto un reddito pari a circa 1.860 euro al mese per un anno.
Un esperimento, quello compiuto dal governo gallese, che vuole verificare non solo la fattibilità di tale iniziativa, ma anche le conseguenze sociali ed economiche sui partecipanti. L’aspettativa è che tale denaro venga investito per produrre nuova ricchezza: come sarà effettivamente utilizzato lo sapremo solo tra qualche tempo.
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