Ci sono alcune prestazioni che rallentano o addirittura contrastano il pagamento del Bonus 200 euro. L’ultima in ordine di tempo segnalata da TuttoLavoro24.it è l’indennità di frequenza, che a qualche percettore del Reddito di Cittadinanza ha creato non pochi problemi.
Ma cos’è l’indennità di frequenza? E perché l’indennità di frequenza blocca il pagamento del Bonus 200 euro?
Indennità di frequenza 2022: cos’è e requisiti
Come riportato nella circolare Inps n. 197, l’indennità di frequenza è una prestazione economica, erogata a domanda, che spetta ai cittadini minori di 18 anni con disabilità. Il contributo è finalizzato all’inserimento scolastico e sociale del minore. Per il 2022 l’importo è di 291,69 euro mensili.
Oltre alla minore età, sono necessari i seguenti requisiti:
- riconoscimento di difficoltà persistenti a svolgere i compiti e le funzioni proprie della minore età oppure della perdita uditiva superiore a 60 decibel nell’orecchio migliore nelle frequenze 500, 1.000 e 2.000 hertz;
- frequenza di scuole pubbliche o private di ogni ordine e grado (anche asili nido) o di centri di formazione o addestramento professionale pubblici o privati convenzionati, finalizzati al reinserimento sociale dei soggetti o di centri ambulatoriali, diurni o di tipo semi-residenziale, pubblici o privati, operanti in regime convenzionale, specializzati nel trattamento terapeutico, nella riabilitazione e nel recupero di persone portatrici di handicap;
- reddito inferiore alla soglia stabilita annualmente (per il 2022 pari a 5.010,20 euro);
- cittadinanza italiana;
- per i cittadini stranieri comunitari: iscrizione all’anagrafe del comune di residenza;
- per i cittadini stranieri extracomunitari: permesso di soggiorno di almeno un anno (art. 41 TU immigrazione);
- residenza stabile e abituale sul territorio dello stato.
Indennità di frequenza 2022: come fare domanda
La domanda per l’indennità di frequenza 2022 può essere presentata:
- direttamente online sul sito dell’INPS;
- tramite un patronato o un’associazione di categoria (ANMIC, ENS, UIC, ANFASS).
Con l’eccezione delle domande di aggravamento, non è possibile presentare una nuova domanda per la stessa prestazione fino a quando non sia esaurito l’iter di quella in corso o, in caso di ricorso giudiziario, finché non sia intervenuta una sentenza passata in giudicato. Per ulteriori informazioni consultare la pagina Inps dedicata alla prestazione.
Bonus 200 euro, perché l’indennità di frequenza lo blocca?
L’indennità viene corrisposta per un massimo di 12 mensilità, a partire dal primo giorno del mese successivo a quello di effettivo inizio della frequenza al corso o al trattamento terapeutico-riabilitativo. L’indennità viene corrisposta per tutta la durata della frequenza e solo per i mesi effettivi di frequenza: di conseguenza viene sospesa durante i periodi di ricovero duraturi e continuativi o una volta cessata la frequenza presso la scuola/centro ambulatoriale/centro di formazione.
Stando alle ultime dichiarazioni di Inps via social, pare che i percettori del Reddito di Cittadinanza che hanno almeno un figlio minore beneficiario dell’indennità di frequenza riceveranno l’una tantum a ottobre, invece che a luglio, non appena Inps riprenderà l’erogazione dell’indennità di frequenza dopo lo stop estivo.
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