La maggior parte della aziende ispezionate dall’Ispettorato nazionale del lavoro (INL) è irregolare. Parliamo di un dato che va oltre il 62%. Si tratta di numeri allarmanti che emergono dall’ultimo rapporto redatto dallo stesso INL che ha effettuato controlli a 62.710 aziende nel 2021.
39.052 di queste sono state sottoposte a verbali per violazioni delle norme sulle condizioni di lavoro e sicurezza. Se poi si mettono insieme i dati delle ispezioni effettuate dall’Ispettorato assieme all’Inps e all’Inail, ovvero 84.679, la percentuale di irregolarità passa dal 62 al 69%.
I tassi di irregolarità più alti sono stati riscontrati nell’edilizia (63,68%) e il terziario (63,13%). In particolare nel Commercio, Servizi, Terziario, gli illeciti hanno riguardato le attività dei servizi di alloggio alberghiero e di ristorazione, i noleggi, le agenzie di viaggio, il magazzinaggio e le attività artistiche, sportive e di intrattenimento. Non mancano infine situazione fuorilegge tra le società che gestiscono il servizio di presa e consegna di prodotti della ristorazione attraverso i Riders.
Il culmine delle irregolarità si riscontra poi, nell’ambito dei servizi a supporto delle imprese, riconducibili a «esternalizzazioni e interposizioni illecite». Il dato che si riscontra in tutte le regioni.
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