HomeEvidenzaLavoratori Agricoli: ecco qual è l’aumento di stipendio col Decreto Aiuti bis

Lavoratori Agricoli: ecco qual è l’aumento di stipendio col Decreto Aiuti bis

Con l’addio alla proroga del Bonus 200 euro i lavoratori dell’agricoltura dovranno rinunciare alla ”replica” del trattamento anti-inflazione. Ovviamente si sta parlando di chi, tra braccianti giornalieri e lavoratori a termine o tempo indeterminato, l’una tantum l’hanno già ricevuta o la stanno per ricevere (per approfondire clicca qui).

Il Decreto Aiuti bis andato in Gazzetta Ufficiale appena pochi giorni fa, non ha previsto il “bis del Bonus”. Niente raddoppio a 400 euro ma un taglio dei contributi previdenziali che gravano sulla retribuzione lorda dei lavoratori. Vediamo come funziona.

Aumenti stipendio Decreto Aiuti bis: anche per i lavoratori agricoli?

Il taglio dei contributi previsti dal Decreto Aiuti bis è pari al 1,2% che si aggiunge all’ulteriore taglio dello 0,8% in vigore dal 1° gennaio 2022. Per un taglio complessivo del cosiddetto cuneo fiscale del 2%.

Tale taglio si applica a chi ha un reddito inferiore ai 35.000 euro annui – e nel settore agricolo non è affatto difficile trovare chi si colloca sotto questa soglia – e avrà efficacia per 6 mesi a partire da luglio fino a dicembre 2022, tredicesima inclusa.

Perchè il taglio dei contributi previdenziali del 2% porta un aumento di stipendio per i lavoratori? Semplice, minore sono le trattenute previdenziali e più alto sarà il salario netto a favore del lavoratore. Di quanto? Fare un conteggio unico che vada bene a una pluralità di casiste non è possibile, tenuto conto anche del fatto che nell’Agricoltura esistono oltre ai salari nazionali anche quelli provinciali. Però prendendo a riferimento una retribuzione annua “tipo” non è difficile ricavare quale sarà l’aumento del netto in busta paga.

Ad esempio prendendo a riferimento chi ha una retribuzione annua lorda tra 10.000 euro e 20.000 euro lordi (corrispondente ad una retribuzione mensile media di 1.150 euro lordi), il beneficio mensile netto si può calcolare essere tra i 7 euro e i 12 euro.

Di conseguenza, chi nel periodo interessato dalla norma, ossia tra luglio e dicembre 2022 ha una retribuzione che si colloca in queste fasce otterrà un vantaggio netto complessivo tra 50 euro e 85 euro circa.

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