Il tema delle pensioni e lo stop alla Legge Fornero è uno dei più caldi della campagna elettorale in vista del voto del 25 settembre.
Con la Lega di Matteo Salvini che punta a Quota 41 e la soppressione della Legge tanto odiata, e altri partiti come il PD che vorrebbe maggiore flessibilità in uscita per alcune categorie di lavoratori, quelle che svolgono i lavori cd. gravosi.
Ci sono due partiti che invece sostengono che la Legge Fornero vada bene così. Ecco quanto scrive La Stampa del 24 agosto:
“La fine del Governo Draghi ha bloccato il processo di riforma delle pensioni che era atteso con la legge di Nilancio, ora tocca ai partiti avanzare delle proposte per rendere la legge Fornero meno rigida. Nei programmi elettorali tutti, a parte il Terzo polo, sono d’accordo sull’introduzione di misure di flessibilità per consentire l’uscita dal lavoro prima dei 67 anni (con almeno 20 di contributi). Ma nessuna delle coalizioni chiarisce se questo tipo di pensionamento anticipato sarà coperto con delle penalizzazioni dell’assegno”.
Dunque secondo quanto scrive il quotidiano torinese gli unici due partiti che sostengono che la Legge Fornero non sia un problema sono quelli che compongono il cosiddetto Terzo Polo, vale a dire Azione di Carlo Calenda e Italia Viva di Matteo Renzi.
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