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“Reddito di Cittadinanza pagato da chi lavora. Aumento Pensioni? Impensabile”. Calenda a Confcommercio

ROMAPensioni e Reddito di Cittadinanza, se ne è parlato durante l’incontro che Confcommercio ha organizzato oggi con la politica. Primo a parlare tra i prossimi candidati alle elezioni politiche Carlo Calenda (Azione), che prende la parola subito dopo il discorso inaugurale del padrone di casa, il Presidente Confcommercio Carlo Sangalli.

Dopo aver più volte ribadito che se non verranno presi subito provvedimenti il prossimo esecutivo governerà sulle macerie, il leader di Azione che corre al voto con Italia Viva di Matteo Renzi, ha espresso la sua opinione anche in merito alle pensioni e al Reddito di Cittadinanza:

Le pensioni in Italia non si possono aumentare, perché la spesa per le pensioni è già il doppio rispetto a quella sostenuta per sanità e istruzione e la sanità cade a pezzi. Per quanto riguarda l’istruzione, l’Italia è penultima in Europa per grado di preparazione degli studenti in al termine delle scuole di secondo grado, peggio di noi solo la Grecia. […] E’ corretto proteggere chi non può lavorare, ma non è corretto che chi non vuole lavorare rifiuti un lavoro per via del Reddito di Cittadinanza, pagato da infermieri, insegnanti, tutte persone che hanno stipendi normali.”

Ultimo, ma non per importanza, la questione caro bollette: obiettivo di Azione e Italia Viva non sarà quello di ridurre le bollette future ma di rimborsare quelle passate.

DALLA INVIATA DI TUTTOLAVORO24.IT IN CONFCOMMERCIO

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