Il caro energia sta spingendo molte imprese a spegnere impianti e rallentare la produzione o fermare i servizi. Accade in tutti i settori dal manifatturiero al turismo. E così il sindacato spinge per una cassa integrazione d’emergenza da varare subito, nel Decreto Aiuti ter, prima delle elezioni del 25 settembre.
Ma la sola cassa integrazione sul modello di quella “Covid” non basta, secondo il segretario generale della Cgil Maurizio Landini è necessaria un’integrazione sull’indennità Inps, una sorta di ”bonus anti-inflazione”.
Ecco le sue dichiarazioni al quotidiano La Nazione in edicola oggi:
“Serve una forma di cassa integrazione come è stata per il Covid, ma con integrazione da parte dello Stato e delle imprese, dell’indennità erosa dal caro–prezzi, perchè la cassa protegge dal licenziamneto però non tutela il reddito”.
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