Sono finite 319 persone nella nuova inchiesta per truffa all’Inps, condotta dalla Guardia di Finanza. Succede a Copertino, in provincia di Lecce, dove si indaga su finte assunzioni per ottenere prestazioni previdenziali: disoccupazione agricola, assegni al nucleo familiare, malattia e maternità.
L’ammontare del danno allo Stato è stimato per mezzo milione di euro in prestazioni. Prestazioni relative al 2021, non erogate e congelate presso Inps in attesa delle verifiche del caso.
I 319 indagati sono braccianti e un imprenditore agricolo di Copertino, già coinvolto, in passato, in vicende analoghe.
Secondo quanto riporta la Gazzetta del Mezzogiorno dalle prime indagini sarebbe emerso che “l’imprenditore indagato – a partire dal 2013 – aveva assunto centinaia di lavoratori per i quali le corresponsioni da parte dell’Istituto sarebbero state complessivamente superiori a sei milioni di euro”.
Per giustificare una tale mole di prestazioni sociali, l’imprenditore e i braccianti agricoli, tutti d’accordo, avrebbero artificiosamente coinvolto quasi 20 ettari di fondi rustici in affitto, solo allo scopo di giustificare l’attività agricola. A dimostrazione ulterio che vi sia l’associazione per delinquere, i finanziari hanno anche accertato che l’imprenditore agricolo non ha beni strumentali, inerenti l’attività d’impresa, di proprietà, né ha sostenuto costi per il carburante.