Gli aiuti assicurati finora dal governo alle famiglie alle prese con l’inflazione hanno ridotto del 46% l’impatto della corsa dei prezzi sulle spese.
È quanto emerge dai numeri contenuti nella nuova Nota Flash diffusa lo scorso 18 ottobre dall’Ufficio parlamentare di bilancio (Upb) che misura l’effetto redistributivo combinato dell’inflazione e delle misure adottate per contrastarla.
A riportare il risultato di tale analisi, in maniera sintetica, è Il Sole 24 Ore:
“Il cuore del nuovo lavoro targato Upb è però nel passo successivo, che aggiornando i calcoli di maggio valuta l’impatto complessivo generato dagli aiuti pubblici, per 16 miliardi tagliati su misura delle famiglie e per altri 22,4 in condominio con le imprese all’interno di un pacchetto totale da 62,8 miliardi. Questi interventi hanno ridotto finora del 46% il colpo dell’inflazione sui bilanci familiari, che hanno sopportato un incremento medio di spesa del 3,7% rispetto a uno scenario a prezzi costanti mentre avrebbero subito aumenti del 6,9% in assenza di aiuti.“
Aiuti che si sono fatti sentire soprattutto nelle tasche degli italiani più poveri, che hanno goduto di un taglio dell’88% della spesa aggiuntiva prodotta dai rincari, un effetto quasi doppio rispetto alla media. Un quadro che comunque è in peggioramento rispetto a giugno, quando gli aiuti compensavano totalmente il rincaro, e che sembra sia destinato ad aggravarsi ulteriormente.