Reddito di Cittadinanza, come cambierà nel 2023? Dal Consiglio dei Ministri tenutosi lunedì 21 novembre sono emerse modifiche abbastanza radicali: una riduzione da 18 a 8 mensilità che riguarderà tutti i percettori occupabili dai 18 ai 59 anni che non hanno nel loro nucleo soggetti fragili.
In pratica, il sussidio rimane così com’è solo per i poveri che non possono lavorare. Per tutti gli altri, occupabili, si immagina invece un periodo di almeno 6 mesi di formazione o riqualificazione.
Formazione che rientra tra le politiche attive volute dal governo e che è pensata come obbligatoria. lo svela La Repubblica nell’edizione in edicola martedì 22 novembre:
“Si decade dal Reddito se non ci si presenta ai corsi di formazione e se si rifiuta l’offerta di lavoro che, per legge, deve essere congrua: ovvero non troppo lontano da casa e coerente con le esperienze professionali o le attitudini maturate nel periodo di riqualificazione.”
Insomma, sarebbero 2 le cause che dal 2023 porterebbero a decadere dal Reddito:
- non partecipare ai corsi di formazione;
- rifiutare una offerta di lavoro congrua: per la legge, è tale un’offerta entro 80 km di distanza dalla residenza del beneficiario o comunque raggiungibile in cento minuti con i mezzi pubblici.